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Pro Helvetia: sostegno 610’000 franchi a 24 autori, 3 italofoni

(Keystone-ATS) BERNA – Sono 24, tra cui tre italofoni, gli autori svizzeri di prosa, poesia e opere teatrali che quest’anno si sono aggiudicati i 610’000 franchi che Pro Helvetia distribuisce annualmente sotto forma di borse letterarie. A seconda della qualità dei singoli progetti, i beneficiari del sostegno ottengono tra 20’000 e 30’000 franchi.
Oltre a Vanni Bianconi, di Minusio, Silvana Lattmann, di Zurigo, e Tommaso Soldini, di Bellinzona, le borse sono state attribuite a otto autori romandi e tredici svizzero tedeschi. Tra gli oltre cento candidati per il 2010 non figurava alcun autore romancio, ha detto all’ATS Isabel Drews, incaricata della comunicazione presso la Fondazione svizzera per la cultura (Pro Helvetia).
Pro Helvetia assegna borse a scrittori delle quattro lingue nazionali affinché possano lavorare ad una nuova opera “per un periodo prolungato e senza angustie economiche”, indica una nota odierna della Fondazione. I dossier dei candidati, che devono già aver pubblicato almeno un libro presso una casa editrice riconosciuta, sono valutati in funzione di una descrizione del progetto e di estratti del testo.
Vanni Bianconi, nato a Locarno nel 1977, laureato all’università Statale di Milano, ha pubblicato poesie su varie riviste. La sua prima antologia poetica, “Faura dei morti”, è apparsa nel 2004 nell’Ottavo quaderno italiano di Marcos y Marcos con prefazione di Fabio Pusterla. Il suo primo libro, “Ora prima. Sei poesie lunghe” (Casagrande 2008) ha vinto il Premio Schiller 2009, riferiscono vari siti internet.
Silvana Lattmann, napoletana di nascita è, per matrimonio, cittadina svizzera. Si è rivelata all’attenzione dei lettori con quindici poesie nell'”Almanacco dello Specchio 7″. Sono poi uscite altre raccolte di versi: “Le storie di Ariano”, “Fessura” e la più recente “Assolo per tromba in fa Maggiore”, indica il sito www.buchstart.ch.
Tommaso Soldini, nato nel 1976, vive a Bellinzona. Poeta e autore di articoli e saggi di carattere letterario, esordisce come narratore con la raccolta di racconti “L’animale guida”. Ognuna delle vicende, ambientate fra il Ticino e New York, tra la frenesia metropolitana e l’isolamento della periferia, esplora da angolazioni diverse e con una vena d’ironia l’angoscioso senso di precarietà sul piano professionale, emotivo e identitario che caratterizza l’epoca in cui viviamo, si legge su www.literatur.ch.

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