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Processo attentato Marrakech: Procura ricorre per pene minori

(Keystone-ATS) La Procura di Rabat ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza per l’attentato del 28 aprile scorso a Marrakech, per quanto riguarda i sette imputati minori, condannati a pene tra i due e quattro anni di carcere. È quanto si è appreso oggi da fonte giudiziaria.

L’attentato dinamintardo al Café Argana sulla piazza centrale di Marrakech aveva causato 17 morti, fra cui tre giovani ticinesi e altri otto turisti, tutti francesi. Adil Al-Atmani, il principale imputato, esecutore materiale dell’attentato, è stato condannato ieri alla pena capitale dal tribunale antiterrorismo di Salé, presso Rabat. Hakim al Dah, l’ideatore dell’attacco, dovrà scontare l’ergastolo. Quattro imputati sono stati condannati a quattro anni di reclusione, altri tre a due anni. Il termine per ricorrere in appello è di 10 giorni.

Le pene più lievi hanno provocato la collera delle famiglie delle otto vittime francesi: alcune hanno gridato allo scandalo.

La pena di morte, sempre prevista dal codice penale ma in procinto di essere formalmente soppressa poiché la nuova Costituzione approvata in luglio prevede esplicitamente il “diritto alla vita”, non è più applicata in Marocco dal 1992.

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