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Razzismo, casi in aumento

Questo contenuto è stato pubblicato il 20 giugno 2011 - 10:26
(Keystone-ATS)

Sono in aumento in Svizzera i casi di razzismo, in particolare ai danni di neri e musulmani: le segnalazioni, lo scorso anno, sono state 178, sedici in più rispetto al 2009. Le cifre potrebbero però rappresentare soltanto la punta dell'iceberg.

Secondo l'ultimo rapporto in materia, pubblicato dalla Commissione federale contro il razzismo, la discriminazione colpisce sia persone di nazionalità svizzera, sia gli stranieri e i migranti. Le vittime, dirette o indirette, sono soprattutto uomini.

Il fenomeno si manifesta in particolare negli spazi pubblici, nel mondo del lavoro e nei contatti con le forze di polizia, attraverso esternazioni offensive e lesive della dignità della persona. Gli incidenti segnalati alla "Rete di consulenza per le vittime del razzismo" sono di vario genere e spaziano dal razzismo latente fino ad episodi violenti.

Tre i gruppi più esposti al pericolo di discriminazione razziale: le persone provenienti dall'Africa subsahariana (42 casi), dall'Europa centrale (26) e dal Nord Africa (23). I casi di islamofobia segnalati sono stati complessivamente 23.

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