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Russia: gay pride, in pochi sfilano sfidando divieto comune

(Keystone-ATS) MOSCA – E’ durato pochissimi minuti e con pochissimi partecipanti il tentativo degli omosessuali russi di sfilare a Mosca in un corteo anti-Unione europea e anti-comune cittadino.
In una ventina, i fautori del gay pride hanno sfilato nella via pedonale dello Stari Arbat, nel centro moscovita: ma appena hanno visto da lontano i poliziotti, hanno preferito scappare, secondo il quotidiano online Gazeta.ru. I manifestanti portavano delle bandierine colorate e gli slogan ‘Abbasso l’omofobia’ e ‘I gay per l’uguaglianza senza compromessi’, fra la generale indifferenza degli abitanti.
Il capo del movimento omosessuale di Mosca, Nikolai Alekseiev, aveva affermato nei giorni scorsi che i suoi compagni avrebbero sfidato il silenzio delle autorità cittadine (il sindaco Iuri Luzhkov ha più volte dichiarato che finché sarà in carica, i gay non avranno alcuna autorizzazione), e avrebbero manifestato davanti alla sede dell’Unione europea, per attirare l’attenzione sul problema dell’omofobia, dato che Bruxelles a loro dire ignora le discriminazioni.
Dal 2006, i fautori del gay pride tentano di ottenere l’autorizzazione per una sfilata annuale, ricevendo dalle autorità del Comune un parere negativo. Gli omosessuali tentano comunque di manifestare, ma a quel punto entrano in gioco i poliziotti, che in passato hanno usato i manganelli e i fermi di polizia: applauditi da ortodossi, musulmani, protestanti e spesso coadiuvati dai cittadini che in gran parte non vogliono sentir parlare di orgoglio omosessuale.

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