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Russia: nave affondata; due fermi - almeno 116 morti

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 luglio 2011 - 16:40
(Keystone-ATS)

Primi fermi nell'inchiesta sul naufragio del "Bulgaria", la nave da crociera affondata domenica nel Volga, in Tatarstan: si tratta di Svetlana Iniakina, direttore generale di Argorechtur, la compagnia che ha noleggiato il battello, e Iakov Ivashov, un funzionario del Registro del trasporto sul fiume Kama preposto al controllo tenico dei natanti. Lo riferisce l'agenzia Interfax, citando il portavoce del comitato investigativo.

Entrambi rischiano sino a 10 anni di prigione. Le ipotesi di reato riguardano la violazione delle norme di sicurezza con la morte di almeno due persone. È stata aperta anche un'indagine per omissione di soccorso nei confronti dei comandanti delle due navi ("Arbat" e "Dunaiski-66") che non hanno prestato aiuto ai naufraghi: rischiano sino a due anni di galera.

Un comunicato del comitato d'inchiesta afferma che le persone morte nel naufragio sono almeno 116. Finora i corpi recuperati sono 88.

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