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Servizio militare e civile: commissione per libera scelta

(Keystone-ATS) In futuro, i giovani svizzeri dovranno poter scegliere liberamente tra servizio civile e militare. In un rapporto pubblicato oggi, la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) è favorevole a questa soluzione. Secondo il suo presidente Pierre Maudet si tratta di anticipare il dibattito sull’iniziativa del Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), contraria all’obbligo di servire.

Stando al documento, intitolato “patto civico”, l’obbligo di servire dovrebbe essere sostituito da un obbligo di servizio militare o civile. Ognuno potrebbe liberamente scegliere ciò che preferisce, anche se una clausola di salvaguardia permetterebbe di dare la priorità, in caso di necessità, all’esercito.

Non ci sarebbe dunque più la prova dell’atto (il candidato al servizio civile dimostra il proprio conflitto di coscienza accettando di compiere un servizio 1,5 volte più lungo di quello militare). I due servizi avrebbero la stessa durata e dovrebbero inserirsi meglio nel sistema di formazione.

L’obbligo non è esteso alle donne. “Ciò significherebbe mettere ulteriormente il bastone tra le ruote di quelle che vorrebbero conciliare vita professionale e familiare”, si legge nel rapporto, che sarà trasmesso al Consiglio federale e al parlamento.

Il servizio civile potrebbe essere aperto agli stranieri, sotto forma di volontariato, in vista di accelerare una naturalizzazione. Questi stranieri svolgeranno il servizio civile nel loro comune, onde rinsaldare i legami. Inoltre, verrebbero offerti loro corsi d’apprendimento della lingua e di sensibilizzazione alle istituzioni, nonché di storia svizzera.

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