Siria: attivisti, 1.300 civili uccisi in repressione
Questo contenuto è stato pubblicato il 13 giugno 2011 - 09:35
(Keystone-ATS)
I Comitati nazionali di coordinamento, principale movimento siriano che organizza le proteste, ha affermato oggi che la cruenta repressione da parte del regime ha causato finora la morte di 1.300 civili. I Comitati hanno ingiunto al presidente Bashar al Assad di lasciare il potere per poter trasformare la Siria in una democrazia.
In una dichiarazione che illustra la loro idea per una soluzione politica, i Comitati affermano che il potere deve essere trasmesso all'esercito. Entro sei mesi deve poi essere convocata una conferenza sotto supervisione internazionale per scrivere una nuova Costituzione e "impedire che la Siria scivoli nel caos".