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SO: omicidi Oensingen, polizia adotta misure per evitare faida

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 luglio 2012 - 14:10
(Keystone-ATS)

La polizia solettese ha adottato una serie di misure per evitare lo scoppio di una faida fra le famiglie coinvolte nel fatto di sangue avvenuto il 5 luglio scorso a Oensingen, costato la vita a due persone. Lo ha indicato la portavoce delle forze dell'ordine alla televisione svizzerotedesca SF. Il Ministero pubblico ha intanto aperto un procedimento penale per omicidio nei confronti di due uomini, padre e figlio, posti attualmente in carcere preventivo.

Il procedimento riguarda anche un tentato omicidio, ha indicato all'ats Sabine Husi, procuratrice generale aggiunta. Durante il fatto di sangue, costato la vita a un51enne e a suo figlio 26enne, originari del Kosovo, era stato infatti ferito da un proiettile anche un 43enne conoscente delle vittime.

I colpi erano stati esplosi con un fucile militare Fass 90 appartenente a uno dei sospetti e una pistola detenuta illegalmente. Il fucile avrebbe dovuto essere riconsegnato all'arsenale: l'uomo non è infatti più incorporato nell'esercito poiché, su sua richiesta, è stato assegnato al servizio civile.

Secondo informazioni di stampa non confermate, le due famiglie si conoscevano bene: il 26enne deceduto era infatti sposato da tre anni con la figlia, rispettivamente la sorella, degli autori del crimine.

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