Sordi: Federazione chiede scuse per aver penalizzato lingua dei segni
La Federazione svizzera dei sordi (SGB-FSS) chiede a scuole e istituti scuse ufficiali per aver penalizzato fino a reprimere la lingua dei segni. La proibizione di questo idioma, decisa al Congresso di Milano del 1880 e perdurata un intero secolo, ha condannato sordi e deboli d'udito "ad avere una qualità di vita insoddisfacente" perché il loro livello d'istruzione è rimasto basso.
Lo indica oggi la SGB-FSS in un comunicato che rende conto dei lavori dell'assemblea tenutasi sabato a Mendrisio (TI). I delegati hanno pure deciso di istituire un gruppo di lavoro chiamato a stabilire il grado di responsabilità delle scuole.
Per un secolo numerosi sordi hanno sofferto non solo per il mancato accesso alla loro lingua naturale nel periodo della loro scolarizzazione, ma anche per i metodi educativi utilizzati, che li forzavano ad esprimersi oralmente, sottolinea la SGB-FSS.