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Turchia: polizia controlla Taksim, distrugge barricate

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 giugno 2013 - 12:26
(Keystone-ATS)

La polizia turca ha ripreso questa mattina il controllo di Piazza Taksim a Istanbul, occupata da 10 giorni dai manifestanti, usando lacrimogeni, idranti e granate assordanti.

Secondo "Hürriyet" online almeno due manifestanti sono stati feriti. I bulldozer della polizia hanno iniziato a smantellare le barricate. I dimostranti si sono ritirati nel vicino Gezi Park, che la polizia ha detto di non volere attaccare.

Centinaia di agenti in tenuta anti-sommossa hanno investito la piazza all'alba per, secondo il governatore di Istanbul Hüseyin Avni Mutlu, rimuovere striscioni e bandiere dalla statua di Mustafa Kemal, nel centro della piazza e dal vicino centro culturale Atatürk.

Ci sono stati duri scontri con un gruppo di manifestanti che ha cercato di resistere lanciando pietre e qualche bottiglia incendiaria, ma la maggior parte dei giovani presenti sulla piazza si è ritirata verso il Parco Gezi, che il governatore ha detto di non volere investire.

La polizia ha usato massicciamente i lacrimogeni. Diversi manifestanti su Twitter hanno denunciato la presenza di "provocatori" della polizia, affermando fra l'altro che una bottiglia incendiaria è stata lanciata verso i giovani che si ritiravano verso Gezi.

L'operazione della polizia a Taksim, da dove si era ritirata il primo giugno dopo due giorni di duri scontri, interviene dopo che ieri il premier Reçep Tayyip Erdogan ha annunciato che domani incontrerà una delegazione di rappresentanti della protesta iniziale, contro la distruzione di Gezi Park, poi dilagata in un movimento nazionale contro il governo.

Nella notte le forze anti-sommossa sono intervenute duramente anche ad Ankara, nel quartiere di Tunali, dove si erano riunite alcune migliaia di manifestanti pacifici. La polizia ha usato lacrimogeni e cannoni ad acqua. Ci sono stati feriti e arresti.

Erdogan ha confermato oggi, in un intervento davanti al gruppo parlamentare del suo partito islamico Akp, che durante le proteste delle ultime due settimane ci sono stati quattro morti, tre manifestanti e un poliziotto. Secondo l'associazione medici turchi inoltre quasi 5'000 manifestanti sono stati feriti.

Il premier ha anche detto che i piani per la distruzione del Gezi Park andranno avanti. "Gli alberi saranno ripiantati in un altro posto". Ha inoltre invitato tutti i manifestanti "sinceri" che ancora occupano il parco a "ritirarsi".

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