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Usa: negata libertà condizionata ad assassino Bob Kennedy

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 marzo 2011 - 09:58
(Keystone-ATS)

Le autorità carcerarie della California hanno negato per la quattordicesima volta la libertà condizionata a Sihran Sihran, 66 anni, condannato all'ergastolo per l'assassinio di Bob Kennedy.

Si tratta dell'omicidio che sconvolse l'America e tutto il mondo. Accadde il 4 giugno del 1968 all'Hotel Ambassador di Los Angeles, proprio la sera in cui il fratello di Jfk stava festeggiando la vittoria alle primarie democratiche.

Shiran, nato in Palestina e immigrato negli States da bambino, venne inizialmente condannato a morte. Poi, nel 1972, la sua pena fu commutata in carcere a vita, dopo che la Corte Suprema della California abrogò la pena capitale dello Stato. In questi anni ha chiesto di ottenere la libertà condizionata altre tredici volte. Quest'ultima richiesta è stata presentata dall'avvocato William F. Pepper, in passato difensore anche di James Earl Ray, l'assassino di Martin Luther King.

Di recente Pepper ha sostenuto in tv che Sirhan, quando uccise Bob Kennedy, non era lucido, ma sotto ipnosi, vittima di una sorta di lavaggio del cervello. Tesi che però non ha convinto nessuno. Così Sihran rimarrà ancora in galera.

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