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Usa: piattaforma esplosa, escluso disastro ambientale

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 aprile 2010 - 19:38
(Keystone-ATS)

WASHINGTON - Anche se l'allarme resta e la zona continua ad essere monitorata 24 ore al giorno, si attenuano negli Stati Uniti i rischi che l'incidente alla piattafiorma petrolifera esplosa martedì scorso al largo della Louisiana possano trasformarsi in un disastro ambientale di grandi proporzioni.
La Casa Bianca, per espressa volontà del presidente, Barack Obama, ha disposto che sia data "priorità assoluta" alle operazioni in corso nella zona del Golfo del Messico in cui, fino a ieri, galleggiava la piattaforma della società americana Transocean. La piattaforma, grande come due campi di calcio e in grado di produrre 8mila barili di petrolio al giorno, al momento dell'esplosione conteneva 2,6 milioni di litri di petrolio. Dopo aver bruciato per due giorni, è affondata.
Nella zona, che è costantemente monitorata da unità della Guardia Costiera, è rimasta in superficie una striscia di petrolio lunga circa 8 chilometri e larga un chilometri e mezzo. Le autorità ritengono che non ci siano problemi per recuperare il materiale inquinante.

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