Usa: università Virginia in occhio ciclone per stupro gruppo
Nubi all'orizzonte per l'University of Virginia, dopo che la rivista Rolling Stone ha raccontato di un presunto stupro di gruppo risalente al 2012 all'interno di una confraternita. L'ateneo - riportano i media statunitensi - ha deciso di sospendere tutti gli oltre 30 gruppi sino al 9 gennaio 2015, ma resta nell'occhio del ciclone.
Su Rolling Stone è comparso il racconto di una studentessa che sarebbe stata violentata, la quale ha riportato anche la sua frustrazione nel tentativo vano di ottenere giustizia. "Quanto descritto sul magazine è spaventoso, e ha spinto tutti noi a riesaminare le nostre responsabilità nei confronti della comunità", ha ammesso in un comunicato il rettore dell'ateneo, Teresa A. Sullivan. "Lo stupro è un crimine aberrante che non ha posto nel mondo, figuriamoci nei campus e nei college della nostra nazione", ha aggiunto.
Alcuni giorni fa, il rettore ha chiesto al Dipartimento di polizia di Charlottesville di indagare sul presunto crimine: "Ci sono persone che sanno cosa è successo quella notte, e chiedo loro di farsi avanti per denunciare i fatti di cui sono a conoscenza - ha precisato - Solo loro possono far luce sulla verità, ed è loro dovere farlo".
Gli stupri sono un problema di vecchia data nei campus universitari, ma negli ultimi anni gli attivisti studenteschi, le vittime e i docenti hanno sottolineato che la violenza sessuale nelle università è diventata un problema culturale, non solo una serie di incidenti isolati. Tanto che nel mese di settembre, il presidente Usa Barack Obama ha lanciato la campagna 'It's On Us', volta ad affrontare il problema delle aggressioni sessuali nei campus.