Vicenda Gheddafi: grande solidarietà a ostaggi svizzeri a Tripoli
BERNA - Oltre 25'000 cartoline di solidarietà destinate ai due ostaggi elvetici in Libia sono partite alla volta dell'ambasciata svizzera a Tripoli. Si sta quindi rivelando un grande successo l'azione lanciata una settimana fa da Amnesty International in collaborazione con i familiari di Max Göldi e Rachid Hamdani.
Negli ultimi giorni poi i due ostaggi hanno ricevuto oltre 4500 messaggi via internet e oggi 10 dicembre, giornata internazionale dei diritti dell'uomo, circa 10'000 candele virtuali sono accese in segno di sostegno, indica l'organizzazione umanitaria in una nota.
"Questi incoraggiamenti sono come balsamo per Rachid e per me. Ci danno la forza di continuare senza perdere la speranza", aveva affermato lunedì Max Göldi parlando al telefono con i familiari.
In segno di ringraziamento, i due hanno accettato per la prima volta di far pubblicare la loro foto scattata ieri presso l'ambasciata svizzera a Tripoli, dove risiedono.
Max Göldi e Rachid Hamdani sono trattenuti in Libia come ostaggi dal 19 luglio 2008, in segno di ritorsione per l'arresto il 15 luglio 2008, a Ginevra, di Hannibal Gheddafi, figlio del leader libico Muammar, e di sua moglie Aline, denunciati per maltrattamenti da due domestici.
Il 30 novembre sono stati condannati a 16 mesi di carcere e a una multa di 2'000 dinari (circa 1'600 franchi) per violazione delle norme sui visti. Tripoli ha annunciato un secondo processo a metà dicembre per gli altri reati.