Votazioni federali: sì a divieto minareti, no a materiale bellico
BERNA - A larga maggioranza i cittadini svizzeri hanno deciso oggi di vietare la costruzione dei minareti, ma non l'esportazione di materiale bellico. Stando ai risultati definitivi, il finanziamento speciale del traffico aereo è inoltre stato approvato chiaramente.
A dispetto dei sondaggi, l'iniziativa contro l'edificazione dei minareti in Svizzera è stata sostenuta dal 57,5% dei votanti. A contribuire al risultato sorprendente vi è probabilmente l'elevata partecipazione al voto, che ha raggiunto quasi il 54%. In Ticino la modifica costituzionale è stata accolta dal 68%, nei Grigioni dal 58,6%. Soltanto quattro cantoni hanno optato per il "no": Ginevra, Neuchâtel, Vaud e Basilea Città.
Col testo accolto oggi, sono diciassette le iniziative approvate dal popolo e dai cantoni dal 1891. Per l'Unione democratica di centro (UDC), si tratta della quinta vittoria "solitaria" alle urne negli ultimi cinque anni contro gli altri partiti di governo.
Come previsto e già successo nettamente nella votazione del 1997, l'iniziativa contro l'esportazione di materiale bellico non ha raccolto una maggioranza: ha detto "no" il 68,2% dei votanti. Tutti i cantoni hanno respinto il testo: in Ticino il tasso di contrari è stato del 62,4%, nei Grigioni del 67,9%
Per quanto riguarda il finanziamento speciale del traffico aereo, il decreto federale non ha suscitato grosse discussioni: ha detto "sì" il 65% dei votanti. Tutti i cantoni hanno accolto la modifica costituzionale: in Ticino i favorevoli hanno raggiunto il 63,3%, nei Grigioni il 65,4%.