Yemen: ingegnere giapponese rapito, ora seguestrato da al Qaida
SANAA - L'ingegnere giapponese rapito domenica nello Yemen da membri di una tribù è stato successivamente sequestrato da uomini armati di al Qaida che l'hanno portato in una località sconosciuta. Lo affermano oggi due mediatori locali.
Secondo una delle fonti, che ha voluto conservare l'anonimato l'ostaggio è stato sequestrato da elementi di al Qaida nella notte tra ieri e oggi e portato in una località segreta nella regione di Maarib, ad est di Sanaa.
"La autorità - ha aggiunto la fonte - stanno procedendo ad arresti tra le tribù di al-Hanaq e al-Gub", responsabili del rapimento dell'ostaggio giapponese, per la liberazione del quale era stato chiesto il rilascio di un membro della tribù detenuto nelle carceri yemenite da due anni senza processo.
L'altro mediatore ha affermato che uno dei congiunti del detenuto si era opposto con le armi al rilascio dell'ostaggio, di cui martedì era stata annunciata la liberazione, poi subito smentita. Secondo la fonte, la stessa persona potrebbe aver facilitato la missione armata degli uomini di al Qaida.
L'ingegnere giapponese lavora ad un progetto del governo yemenita nella città di Arhab, circa 60 chilometri a nordest di Sanaa.