Yemen: tre i morti durante sit-in a Taiz, 80 i feriti
Sono almeno tre le persone rimaste uccise durante un sit-in a Taiz, 250 chilometri a sud di Sana'a, uno degli epicentri principali delle proteste contro il regime del presidente yemenita Ali Abdullah Saleh.
Lo hanno riferito testimoni oculari, secondo cui le forze di sicurezza hanno sparato all'impazzata sulla folla, che stava bloccando l'acceso alla sede del locale assessorato alla Pubblica Istruzione.
Due manifestanti sono stati colpiti a morte, e insieme a loro anche un commerciante, il cui chiosco è stato raggiunto da proiettili vaganti. Non meno di ottanta i feriti. I dimostranti erano in gran parte insegnanti che reclamavano aumenti di stipendio, oppure studenti che chiedevano un rinvio degli esami, dopo le ripetute sospensioni dei corsi dovute ai continui scioperi e disordini. A loro si sono poi aggiunti migliaia di oppositori, che hanno cominciato a scandire slogan contro Saleh: è a quel punto che sono intervenuti gli agenti in assetto anti-sommossa, appoggiati da alcuni mezzi blindati, che prima hanno lanciato lacrimogeni, quindi hanno aperto il fuoco ad altezza d'uomo. Già ieri in manifestazioni analoghe si erano registrate due vittime, ma la repressione non aveva scoraggiato i contestatori, centinaia dei quali hanno poi trascorso la notte sul posto, in tende di fortuna.