UDC chiede il voto sul miliardo di coesione all’Ue

(Keystone-ATS) L’UDC vuole sottoporre al voto popolare il pacchetto da 1,3 miliardi che il Consiglio federale intende destinare alle misure di coesione dell’Unione europea. Il PLR chiede invece che il versamento della somma sia legato all’abolizione della “clausola ghigliottina”.
L’UDC ha già lanciato un’iniziativa parlamentare per chiedere l’introduzione del referendum finanziario facoltativo, ha dichiarato il presidente Albert Rösti in un’intervista al SonntagsBlick. La settimana prossima saranno inoltrate anche richieste per fare in modo che il tema venga trattato velocemente. Secondo Rösti se qualcuno si opporrà a questa richiesta è perché vuole impedire al popolo di pronunciarsi in merito.
Un anno fa invece l’UDC aveva rinunciato a lanciare un referendum contro la nuova legge sull’aiuto ai paesi dell’Europa dell’est, perché allora non era stata fissata un cifra precisa e il partito era impegnato a combattere la strategia energetica, ha aggiunto Rösti.
Anche la presidente del PLR, Petra Gössi, ha espresso dubbi riguardo alla decisione del Consiglio federale di versare il contributo di coesione all’Ue. In un’intervista pubblicata dai domenicali Zentralschweiz am Sonntag e Ostschweiz am Sonntag, Gössi ha affermato che il versamento dovrebbe essere subordinato all’abolizione della “clausola ghigliottina” che lega i Bilaterali I. Questa clausola stipula che se uno degli accordi conclusi fra la Confederazione e l’Ue dovesse essere denunciato, anche gli altri sei verrebbero annullati.