Ungheria richiama ambasciatore da Olanda dopo critiche

(Keystone-ATS) Scontro diplomatico aperto fra l’Ungheria e Olanda. Il ministro degli esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha richiamato in patria il suo ambasciatore in Olanda e si dice pronto ad ulteriori misure di ritorsione.
Questo se l’Aja non presenterà scuse ufficiali per le critiche rivolte al governo dall’ambasciatore olandese. A Budapest non sono piaciute le affermazioni, ritenute offensive, che il diplomatico ha rilasciato a un settimanale.
L’ambasciatore Gajus Scheltema, giunto a fine mandato, in un’intervista al settimanale 168 Ora, ha criticato duramente l’Ungheria, perché non partecipa al ricollocamento dei profughi dall’Italia e dalla Grecia, contrastando la risoluzione dell’Ue nel caso.
Scheltema aveva espresso critiche anche in merito alla campagna denigratoria contro il miliardario filantropo George Soros, accusato dal governo di Orban di voler “far invadere l’Europa di migranti musulmani”. A sollevare l’indignazione di Budapest è stato però in particolare un parallelismo che il diplomatico ha fatto fra il metodo magiaro di “creare nemici” con i metodi dei fondamentalisti islamici. “Gli islamici perdono nei processi della mondializzazione, e così si sono rivolti al fanatismo religioso per sentirsi sicuri. Creano per sé nemici con lo stesso metodo che usa il governo ungherese con Soros”, ha detto.
Non solo. L’ambasciatore ha parlato anche della corruzione sistemica del governo ungherese, che dirigerebbe i fondi europei nelle tasche di oligarchi vicini a Orban. “L’Ue non dovrebbe mantenere in vita un regime corrotto con i soldi dei nostri contribuenti”, ha incalzato.
Szijjarto ha chiesto dall’Aja se corrispondano alla posizione dell’Olanda. “Sospendiamo i nostri rapporti diplomatici, finché non avremo una risposta chiara”, ha detto. Il suo omologo olandese Bert Koenders ha cercato di minimizzare l’episodio. “Naturalmente non pensiamo che l’Ungheria avesse qualcosa in comune con il terrorismo dei jihadisti, ma certamente ci sono cose da criticare nella prassi di Budapest”, ha detto in televisione. Il politico populista olandese Geert Wilders, la cui moglie è ungherese, non ha mancato di criticare il suo governo: “Era un intervista imbecille”, ha detto sulle parole dell’ambasciatore.
L’opposizione democratica invece accusa il governo Orban di isolare sempre di più l’Ungheria in Europa. “Questo atteggiamento dice molto sulle intenzioni di Orban. Cerca l’amicizia di Putin e si allontana sempre di più dall’Ue”, ha detto Laszlo Botka, candidato premier per i socialisti alle prossime elezioni del 2018.