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Uni e ricercatori: servono 332 milioni in più

(Keystone-ATS) Alte scuole e ricercatori alzano la voce e chiedono al Consiglio federale più soldi nell’ambito educativo. Fra il 2017 e il 2020 servono almeno 332 milioni di franchi in più del previsto.

Per questo periodo temporale il governo – nella promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI) – prevede infatti un aumento medio del finanziamento pari al 2% annuo, mentre i protagonisti del settore chiedono un incremento del 3,2%.

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A farsi sentire, tramite un comunicato odierno, è la rete FUTURE, che comprende swissuniversities, Fondo nazionale svizzero, Accademie svizzere delle scienze e politecnici federali.

Le università necessitano di versamenti aggiuntivi di almeno 55 milioni di franchi, le alte scuole di 40 milioni, i politecnici di 160 milioni, il Fondo nazionale di 60 milioni e la Commissione par la tecnologia e l’innovazione e le Accademie delle scienze rispettivamente di 10 e 7 milioni.

Senza i correttivi richiesti, il ruolo di primo piano della Svizzera nell’ambito della ricerca e della formazione sarebbe a rischio e gli obiettivi, stabiliti dalla Confederazione, non potrebbero essere raggiunti, si legge nella nota.

Concretamente, i finanziamenti previsti non permettono alle alte scuole di far fronte all’aumento degli studenti mantenendo i consueti standard di qualità.

“Formazione e ricerca sono colpite in modo sproporzionato dalle misure di risparmio previste nei prossimi anni”, sostengono i membri della rete FUTURE. Questo fatto avrà importanti conseguenze su collaboratori e studenti. L’incertezza sulla partecipazione della Svizzera al programma di ricerca europeo Horizon 2020 non fa poi che aggravare la situazione.

La Commissione delle finanze del Nazionale si esprimerà oggi sull’ERI. Il dossier arriverà in Parlamento prossimamente.

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