Usa: tesoro, niente moneta di platino da mille miliardi
(Keystone-ATS) Addio ‘platinum option’ per risolvere la crisi del debito negli Stati Uniti. Il Tesoro americano ha infatti messo una pietra tombale sulla possibilità di coniare una moneta di platino da mille miliardi di dollari. Un escamotage allo scopo di evitare il default se Casa Bianca e Congresso entro fine febbraio non dovessero raggiungere l’accordo sull’innalzamento del tetto del debito pubblico.
Tetto che ha già raggiunto il limite legale dei 16’400 miliardi di dollari. La proposta – avanzata da un parlamentare democratico e avallata da molti cittadini e osservatori, tra cui il premio Nobel per l’economia Paul Krugman – può sembrare bizzarra: ma è la stessa legge americana che prevede, in caso di emergenza, la facoltà del Tesoro di ordinare il conio di monete commemorative di platino. Monete da depositare nelle casse della Federal Reserve e che, una volta alzato il tetto del debito, verrebbero distrutte. Una misura quindi che darebbe un po’ più di respiro in vista dei difficili negoziati tra democratici e repubblicani.
“Né il Dipartimento al Tesoro né la Federal Reserve credono che la legge possa o debba essere utilizzata per facilitare la produzione di monete di platino che evitino un aumento del tetto del debito”, ha tagliato corto il portavoce del Tesoro, Anthony Coley. Ancor più esplicita la Casa Bianca: “Ci sono solo due opzioni per affrontare la questione dell’innalzamento del tetto del debito: o il Congresso fa una nuova legge o, se fallisce, condanna la nazione al default. Il Congresso deve fare il suo dovere”, si legge in una nota del portavoce Jay Carney.