
L’esercito svizzero e altri 19 paesi in guerra virtuale

Inizia domenica in Svizzera il primo esercizio di stato maggiore del Partenariato per la pace (PPP) della NATO. A Lucerna, circa 440 partecipanti di 19 paesi alle prese al computer con un'operazione virtuale di mantenimento della pace.
Per la Svizzera si tratta di un passo importante verso la nuova politica di sicurezza basata sulla cooperazione, ha dichiarato alla stampa il divisionario Alfred Roulier. L’esercitazione «Cooperative Determination 2000» (CDE 2000) è un «esordio riuscito per uno sviluppo fondamentale e supplementare delle nostre forze armate», ha aggiunto Roulier.
L’esercitazione, che durerà fino a venerdì, ha lo scopo di mettere alla prova il funzionamento di uno stato maggiore di brigata multinazionale nell’ambito di un’operazione di mantenimento della pace, ha spiegato il divisionario americano David Bice, condirettore delle operazioni. Essa si svolgerà interamente su computer, senza coinvolgimento di truppe.
Lo scenario prevede un conflitto in un paese fittizio in preda a disordini etnici, dovuti a una contesa sulle risorse petrolifere. Dopo il cessate-il-fuoco, la brigata del PPP, armata, interviene su mandato dell’ONU per mantenere la pace nella zona smilitarizzata.
Costo dell’esercizio: 1,8 milioni di franchi, di cui uno a carico della Confederazione. La Svizzera conosce questo genere d’intervento per via del suo impegno in Bosnia e nel Kosovo, ha ricordato il divisionario Roulier.
All’esercizio partecipano anche specialisti del CICR e dell’Alto commissariato per i rifugiati, come se fossero impegnati in una vera operazione di mantenimento della pace. In tutto, per quasi una settimana, interverranno 440 persone, tra cui greci, americani, italiani e uzbechi.
swissinfo e agenzie

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