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ZG: ex CEO Novartis Vasella si è opposto al pagamento delle tasse

Daniel Vasella, ex CEO di Novartis KEYSTONE/ALEXANDRA WEY sda-ats

(Keystone-ATS) Daniel Vasella, ex CEO di Novartis, si è opposto al pagamento delle imposte nel cantone di Zugo nel 2013 sostenendo di aver spostato il domicilio da Risch (ZG) al principato di Monaco. Il multimilionario ha però perso davanti al Tribunale amministrativo di Zugo.

La sentenza definitiva del settembre 2020, finora sconosciuta, è stata riportata dalla “SonntagZeitung” ed è in possesso anche dell’agenzia di stampa Keystone-ATS. Non riporta il nome dell’ex CEO, ma il presidente della corte, Aldo Elsener, ha confermato che si tratta di Vasella.

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Vasella ha dovuto accollarsi le spese del procedimento, che sono state fissate a 25.000 franchi “a causa del dispendio di tempo e di energie straordinariamente elevato, dell’importanza e della difficoltà” delle indagini. L’importo delle imposte non è specificato nella sentenza, ma viene definito “estremamente elevato”.

All’inizio del 2013 l’ex CEO ed ex presidente del consiglio di amministrazione di Novartis aveva dichiarato all’amministrazione fiscale di Zugo di essersi trasferito a Montecarlo, dove affittava un appartamento di 5 locali. All’inizio del 2016 si è registrato di nuovo al suo vecchio indirizzo di Risch.

Nell’aprile 2017, l’amministrazione fiscale cantonale ha proceduto a una verifica per l’anno fiscale 2013. A causa della “residenza mantenuta”, le autorità hanno ipotizzato un assoggettamento fiscale illimitato in Svizzera e nel Cantone di Zugo. Vasella ha contestato la decisione.

Dalle 57 pagine della sentenza emergono numerosi indizi che depongono a sfavore del trasferimento nel Principato. Il consumo di acqua della villa di Risch, ad esempio, è risultato nettamente superiore a quello dell’appartamento di Montecarlo. Secondo la sentenza, nel principato l’acqua “non era sufficiente nemmeno per due persone con un consumo medio” e l’appartamento disponeva anche di una piccola piscina esterna. Stessa cosa per il consumo di elettricità, risultato 11 volte superiore a Zugo che a Montecarlo.

Dati del cellulare non trasmessi

Vasella non ha voluto consegnare i dati di localizzazione del suo cellulare per “motivi di riservatezza”. Per la corte questo risulta “incomprensibile”, soprattutto perché avrebbe potuto tutelare la privacy degli interlocutori e i “legittimi interessi” dell’ex datore di lavoro oscurando i numeri. Il tribunale presume che i dati di localizzazione del cellulare svizzero avrebbero potuto fornire un “risultato indesiderato” per Vasella.

Per dimostrare la loro presenza nel Principato, i Vasella hanno fornito un elenco dettagliato dei giorni trascorsi a Risch e a Montecarlo sulla base di un calendario Outlook. Il problema è che le autorità fiscali hanno scoperto un totale di 34 errori. Per esempio, hanno trovato una serie di pagamenti con carta di credito nel cantone di Zugo nel periodo in cui Daniel Vasella si sarebbe dovuto trovare a Monaco.

Errori

Secondo la sentenza, la coppia ha indicato erroneamente Monaco come luogo di permanenza per 33 volte, ma ha dichiarato solo un soggiorno di troppo a Risch. La probabilità che questo sia dovuto a un caso è “molto debole” secondo il tribunale. Inoltre dei 160 voli prenotati tra il 2013 e il 2015 dai coniugi Vasella, uno solo era in partenza dall’aeroporto di Nizza, gli altri quasi tutti da Zurigo.

I giudici sottolineano infine che i contatti della coppia a Monaco era molto limitati e ritengono incomprensibile il fatto che il cambiamento di indirizzo non sia stato segnalato alla Posta e che non sia stata disdetta la cassa malattia.

Daniel Vasella è stato CEO di Novartis fino al 2010 e presidente del Consiglio di amministrazione fino a febbraio 2013. Al momento della sua partenza, avrebbe avuto diritto per contratto un compenso di 72 milioni di franchi, una cifra che ha suscitato scandalo. Su pressione dell’opinione pubblica, ha rinunciato a questo compenso, ma ha comunque ricevuto 8 milioni di franchi di stipendio e benefit.

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