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“A Revair Flem”

Luogo privilegiato per gli incontri alla sessione di Flims: il bar davanti alla sala della Camera alta swissinfo.ch

Arrivederci Flims. La "Sessiun" del parlamento federale in territorio romancio si è conclusa con un'affollata festa sulle rive del laghetto di Laax.

Tempo di saluti, tempo di bilanci. Molte lodi per l’organizzazione e l’ospitalità locale, alcune incertezze invece riguardo ai benefici che potranno trarne la lingua romancia e la regione della Surselva.

Il dopo Flims è già iniziato. Ma cosa resta di queste tre settimane di lavoro (eh sì, al di là di tutto il parlamento ha pure fatto politica) nell’idillio delle montagne, tra i magici colori del laghetto di Cauma e le vette di più di 3’000 metri del Piz Segnes e del Ringelspitz?

Innanzitutto le impressioni della gente di una regione periferica che, solitamente, vive e lavora ben lontano dai centri del potere. “Mi ha sorpreso la gentilezza dei politici ogni volta che li incontravo”, racconta ad esempio un’anziana signora.

“La migliore auto che ho parcheggiato? Senza dubbio la Ferrari di un deputato”, dice invece uno dei “Voluntaris”, membro di un gruppo di una sessantina persone che accoglieva e intratteneva gli ospiti di Flims in romancio.

“Rispetto agli autunni degli scorsi anni, c’era molta più gente in giro per il paese”, spiega Sengùl, cameriera del take-away Anatolia Kebab, piazzato proprio sotto la collina dorata dove si è tenuta la sessione. “Abbiamo avuto più clienti, ma non penso si trattasse di parlamentari. Direi soprattutto giornalisti e addetti alla sicurezza”.

Per il giovane barista tedesco del bar Pavillon, all’interno del lussuoso Parkhotel, l’affluenza di queste tre settimane non ha invece nulla di speciale. “Certo, con i politici è stato ‘cool’ e fa piacere notare che hanno apprezzato il bar e la nostra pianista …fino alle ore piccole. Ma di questi tempi il nostro hotel sarebbe probabilmente stato pieno anche senza la sessione grazie ai numerosi congressi che ospitiamo”.

Soldi ben spesi?

“Avevo votato contro il temporaneo trasloco a Flims”, dice a swissinfo Hans Kaufmann, consigliere nazionale dell’Unione democratica di centro (destra conservatrice). “Sono però rimasto positivamente sorpreso dalla qualità delle infrastrutture e dall’organizzazione. Le cose sono andate molto meglio rispetto a cinque anni fa in Ticino”.

“Devo tuttavia sottolineare che quella di Flims è probabilmente stata la sessione più cara della storia”, aggiunge il deputato.

Secondo la sua collega Chiara Simoneschi-Cortesi, il santo vale la candela. Questo tipo di sessioni, spiega la consigliera nazionale del Partito popolare democratico (centro), avvicinano le istituzioni al popolo.

“Le camere federali sono sempre considerate lontane, distanti, poco concrete. Trasferendoci in un piccolo villaggio come Flims mostriamo alla gente che i temi di cui dibattiamo hanno invece delle conseguenze dirette sulla vita dei cantoni e della società”, ci dice.

La parlamentare ticinese parla poi di una maggiore convivialità all’interno del parlamento. A differenza di Berna, dove gran parte dei politici rientra ogni sera al proprio domicilio, a Flims molti hanno alloggiato negli hotel del villaggio ed hanno frequentato, in gruppi, gli esercizi pubblici locali. “Ciò permette di conoscersi anche al di fuori del proprio partito. Siamo più sciolti, più rilassati. Ed è molto positivo”.

Speranze e mozioni

A Flims, molti sperano che grazie a queste tre settimane al “centro” della Svizzera, la regione beneficerà di un importante rilancio, soprattutto dal profilo dell’attrattiva turistica.

“È vero, grazie alla sessione si è parlato molto di Flims e della Surselva. Ma non credo che a medio-lungo termine ci saranno degli effetti particolarmente positivi per il turismo”, dice a swissinfo il deputato liberale Jacques-Simon Eggly. “Diciamo che la regione ha ricevuto una specie di spinta iniziale. Ma ora sta alle organizzazioni locali proseguire lo sforzo”.

E come la mettiamo con il romancio? Alcuni sono fieri di aver appreso “un paio” di parole, altri si sono limitati ad ascoltare i canti dei cori durante la serata inaugurale.

“Ho chiesto ad alcuni collaboratori dell’hotel dove alloggiavo se parlassero il romancio”, annota Eggly sorridendo. “Mi rispondevano nel perfetto tedesco del nord della Germania: ‘Nein, ich komme aus Hamburg'”.

Molti parlamentari sottolineano tuttavia che, dopo l’esperienza in terra romancia, le camere “non potrebbero non sostenere” un credito quadro per la promozione della quarta lingua nazionale.

Anche Josef Zisyadis del Partito del lavoro (a sinistra…della sinistra) è convinto dell’importanza del contatto diretto con le regioni. Ma il suo sguardo su eventi come quello appena conclusosi a Flims è molto critico.

“Il parlamento sembrava un club di ginnastica che fingeva di lavorare come un parlamento. Ed abbiamo avuto soltanto una parodia di contatto con la popolazione locale”, spiega il deputato romando.

“Al posto di queste sessioni extra muros, dovremmo dedicare una settimana per legislatura ad una regione periferica, organizzando un programma parlamentare leggero e dedicandoci a dei veri incontri con le autorità locali e con i cittadini: una soluzione meno cara e più efficace”.

Convinto della bontà della sua idea, Zisyadis intende depositare una mozione in questo senso. “Pensando a tutte quelle regioni che si sentono dimenticate da Berna”.

swissinfo, Marzio Pescia, Flims

Dopo Ginevra (1993) e Lugano (2001), deputati e senatori si sono riuniti per la terza volta della storia moderna del paese fuori dalla capitale. Quest’anno si sono recati ai margini del territorio romancio, dove si parla l’ultra-minoritaria quarta lingua nazionale.

La “Sessiun” al Parkhotel Waldhaus di Flims, nel canton Grigioni, è durata dal 18 settembre al 6 ottobre.

In tutto il paese, sono circa 35’000 le persone che utilizzano il romancio come lingua principale. La lingua è parlata soprattutto in alcune vallate del canton Grigioni.

I costi per la sessione di Flims sono stimati a circa 3.5 milioni di franchi, di cui 1.7 milioni pagati dalla Confederazione e 1.8 milioni garantiti dagli organizzatori locali.

Durante la “Sessiun”, il Palazzo federale di Berna è sottoposto ad ampi lavori di rinnovamento.

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