Borsa svizzera: chiude in negativo
(Keystone-ATS) Lunedì negativo per la Borsa svizzera, che venerdì scorso aveva toccato il nuovo massimo annuale. La buona tenuta dei titoli a prova di crisi dell’industria farmaceutica (Novartis, Roche) e alimentare (Nestlé), tutti in positivo, ha tuttavia frenato le perdite globali: l’indice dei valori guida SMI ha ceduto lo 0,29% chiudendo a 6’655,77 punti, l’indice allargato SPI ha perso lo 0,32% a 6’142,73 punti.
A pesare sull’evoluzione dei corsi, sui mercati finanziari di tutto il mondo, è stata la revisione al ribasso, da parte della Banca Mondiale, delle stime di crescita della Cina e dei paesi in via di sviluppo dell’area Asia orientale-Pacifico. Si aggiunge poi la persistente incertezza per la crisi dell’euro.
Nel pomeriggio i ministri delle finanze dei 17 paesi della zona euro si sono riuniti a Lussemburgo per firmare l’atto di nascita del Meccanismo europeo di stabilità (ESM), strumento di salvataggio permanente destinato a sostituire l’attuale Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF). I ministri devono inoltre fare il punto sulla Grecia, che è ancora in attesa della nuova tranche di aiuti di 31,2 miliardi di euro, e sulla Spagna, il cui salvataggio totale non è più dato come imminente.
I titoli dell’indice SMI hanno chiuso quasi tutti in negativo. In controtendenza Holcim, che guadagna l’1,03% a 63,90 franchi. Si salvano anche i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,41% a 60,65 franchi), Roche (+0,05% a 183 franchi) e Novartis (+ 0,17% a 58,50 franchi).
A registrare la perdita maggiore è stato il CS Group (-2,50% a 20,71 franchi), seguito da Adecco (-2,42% a 47,21 franchi). Male anche UBS (-1,75% a 11,80 franchi) mentre la banca privata Julius Baer, che ha svelato stamane i dettagli dell’aumento di capitale legato all’acquisto delle attività di gestione patrimoniale di Merrill Lynch fuori dagli Stati Uniti, cede lo 0,67% a 32,38 franchi.