Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +1,57%
(Keystone-ATS) Seduta positiva per la borsa svizzera, sebbene non euforica come quella vissuta da altre piazze continentali, elettrizzate dalle dichiarazioni rassicuranti sulla tenuta dell’Eurozona pronunciate dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 6277,74 punti (+1,57% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha guadagnato l’1,45% a 5807,09 punti.
“L’euro è irreversibile e la Bce è pronta a fare tutto il necessario per salvare la moneta unica”, ha detto Draghi in una conferenza a Londra, aggiungendo che “è impensabile immaginare la possibilità che un paese possa uscire dall’Eurozona”. Parole che hanno fatto pensare a un impegno più forte dell’Eurotower per fronteggiare la crisi del debito e che hanno eccitato i mercati: Milano e Madrid sono subito volate verso guadagni del 3-4%, per poi salire ulteriormente, mentre gli spread dei titoli di stato scendevano fortemente.
Intanto dagli Usa giungevano anche buone nuove sul fronte congiunturale: le richieste di sussidio disoccupazione sono calate in modo più forte del previsto, mentre gli ordini di beni durevoli sono aumentati molto al di sopra delle attese. E Wall Street non ha mancato di mostrare il suo gradimento.
A Zurigo mentre con un occhio si seguivano gli avvenimenti globali con l’altro si valutavano ancora i numerosi dati aziendali pubblicati oggi. Agli investitori sono piaciute le ultime novità rese note da ABB (+5,19% a 16,61 franchi) e Syngenta (+3,59% a 332,00 franchi), mentre ha faticato a decollare Roche (+0,06% a 168,00 franchi) nonostante un bilancio semestrale superiore a quanto atteso dagli analisti.
Non molto dinamica è apparsa anche Novartis (+0,71% a 56,50 franchi); ha tirato per contro il listino il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+1,65% a 58,65 franchi). Nel comparto finanziario hanno approfittato delle parole di Draghi sia i bancari UBS (+2,68% a 10,33 franchi), Credit Suisse (+1,24% a 16,29 franchi) e Julius Bär (+0,88% a 35,57 franchi), sia gli assicurativi Swiss Re (+2,20% a 60,40 franchi) e Zurich (+2,15% a 214,00 franchi). Ma il miglioramento delle prospettive congiunturali ha fatto bene soprattutto a Holcim (+5,00% a 55,65 franchi).
Nel mercato allargato si è in larga parte ripresa nel finale Logitech (-1,56% a 8,81 franchi), che era arrivata a perdere oltre il 13% dopo un l’annuncio di un rosso trimestrale ancora più marcato di quello dell’anno prima. Hanno informato sull’andamento degli affari anche Clariant (-0,76% a 10,41 franchi), Sika (+3,55% a 1836,00 franchi) e Autoneum (+2,53% a 42,55 franchi).