Borsa svizzera: in negativo anche nel primo pomeriggio
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera rimane orientata al ribasso anche nel primo pomeriggio. Regna ancora incertezza circa lo sviluppo ulteriore della crisi del debito della Grecia, hanno osservato gli operatori. Poco dopo le 14.50 il listino principale SMI è a quota 6103,60, in flessione dello 0,68%. L’indice completo SPI segna 5599,59 punti (-0,79%).
A parte le ripercussioni negative della crisi ellenica, mancano impulsi. Dati macroeconomici americani sono attesi solo per la seconda metà della settimana. I debiti di Atene pesano sui giganti finanziari. UBS cede l’1,25%, Credit Suisse l’1,40%. Inoltre Morgan Stanley ha ridotto la sua valutazione sulle due banche elvetiche. Julius Bär è in perdita marginale (-0,09%).
Quanto agli assicurativi, calo del 2,56% per Swiss Re e dello 0,84% per Zurich Financial. Quest’ultima ha fatto sapere oggi che il maltempo che ha colpito recentemente gli Stati Uniti le ha causato costi valutati a 295 milioni di dollari. La gravità di cicloni e grandinate nei mesi di aprile è maggio si è rivelata superiore alle valutazioni che aveva fatto il settore.
Flessioni superiori a un punto percentuale sono fatte segnare dai ciclici ABB (-1,51%), Adecco (-1,97%) e Holcim (-1,28%). Fra i pesi massimi difensivi Nestlé ha recuperato terreno rispetto alla mattinata e ora si muove al di sopra della parità (+0,19%). Novartis subisce una contrazione dello 0,49% e Roche dello 0,43%.
Tonfo del 3,11% per Transocean. Compagnie assicurative negli USA si sono rivolte a un tribunale federale per accertare se la BP o altri proprietari della piattaforma “Deepwoter Horizon”, all’origine della marea nera nel Golfo del Messico, possano chiedere 950 milioni di dollari in relazione a polizze di responsabilità civile.