Borsa svizzera: sempre al rialzo
(Keystone-ATS) La borsa svizzera rimane orientata al rialzo: alle 15.20 l’indice dei valori guida SMI segnava 6248,61 punti (+0,83% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI era in crescita dello 0,65% a 5743,53 punti.
Il mercato è partito positivamente influenzato dagli ultimi dati macroeconomici cinesi, che tendono ad affievolire in parte i timori relativi alla tenuta della congiuntura mondiale. Nel pomeriggio si è poi aggiunto il dato Usa sulle vendite in dettaglio a maggio, calate meno fortemente del previsto.
In Europa tenere banco la crisi del debito. L’abbassamento del rating della Grecia di tre gradini (a “CCC”) operato dall’agenzia S&P ha fra l’altro portato ieri l’euro a un nuovo minimo storico nei confronti del franco, a 1,20. In giornata i ministri delle finanze dell’eurozona tengono una riunione straordinaria per stabilire come far fronte alla situazione. Gli investitori prevedono che una soluzione sarà trovata e di conseguenza l’euro si è nettamente risollevato, salendo a oltre 1,22 franchi.
In Svizzera quasi tutte le blue chip si muovono in positivo: le eccezioni più importanti sono Actelion (-1,11%) e Transocean (-1,30%). Una parte degli aumenti generali di corso odierni sono peraltro da attribuire anche al fatto che questa settimana arrivano a scadenza diversi derivati Eurex.
Buono è l’andamento dei bancari UBS (+1,50%), Credit Suisse (+1,04%) e Julius Bär (+0,52%), mentre fra gli assicurativi Zurich (+1,65%) appare più tonica di Swiss Re (-0,10%). Rialzi vengono fatti segnare anche dai titoli più legati alla congiuntura come ABB (+0,93%), Holcim (+1,26%) e Adecco (+0,84%), come pure dal segmento del lusso, con Richemont (+0,77%) che ha riguadagnato terreno su Swatch (+0,93%). In linea con il listino sono i valori difensivi Nestlé (+0,85%), Novartis (+0,98%) e Roche (+0,71%).
Nel mercato allargato Swiss Life (+1,18%) e Swissquote (-1,02%) hanno annunciato una cooperazione nel settore dei servizi bancari.