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Borsa svizzera: termina in rialzo, SMI +0,37%

(Keystone-ATS) I guadagni alla Borsa svizzera si sono un po’ ridotti sul finale di seduta, malgrado il buon andamento a Wall Street. L’indice SMI dei titoli guida ha chiuso a 5739,86 punti, in aumento dello 0,37%. L’indice allargato SPI ha terminato la giornata a quota 5211,10 (+0,48%).

Al centro dell’interesse anche oggi figurava la crisi debitoria europea. La Francia e la Germania vogliono un nuovo trattato dell’Ue, ha detto Nicolas Sarkozy nel corso di una conferenza stampa congiunta con Angela Merkel. Il presidente francese ha aggiunto che “gli eurobond non sono in alcun caso una soluzione alla crisi” e che i due stati vogliono “sanzioni automatiche per i Paesi che non rispetteranno la regola del deficit al 3% del Pil”.

I bancari si sono rafforzati in giornata. UBS ha terminato con un aumento dello 0,35% (a 11,40 franchi), il Credit Suisse con un balzo del 2,01% (a 23,33 franchi) e Julius Bär in progressione dello 0,79% (a 34,42 franchi). Tra gli assicurativi Zurich Financial (+1,26% a 208,80 franchi) ha fatto meglio di Swiss Re (+0,63% a 49,69 franchi).

Il mercato è stato frenato dai due giganti farmaceutici: Novartis è in calo dello 0,12% (a 49,63 franchi) e Roche dello 0,14% (a 147,40 franchi). La Nestlé, l’altro peso massimo difensivo, è invece in crescita dello 0,59% (a a 51,25 franchi).

Anche i titoli più sensibili alle oscillazioni congiunturali non hanno evidenziato un andamento uniforme. ABB è in rialzo dello 0,98% (a 17,46 franchi), Adecco in flessione dello 0,64% (a 40,07 franchi) e Holcim è avanzata dell’1,62% (a 53,45 franchi). Fra gli altri titoli Givaudan ha subito un ribasso del 2,61% (a 838,50 franchi), in seguito a un deterioramento del giudizio da parte di Deutsche Bank, hanno osservato gli operatori.

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