Egitto: Sinai fuori controllo, 15 poliziotti uccisi
(Keystone-ATS) È alta tensione al confine fra Egitto e Israele. Un commando ha attaccato un posto di frontiera all’altezza della striscia di Gaza, provocando la morte di quindici poliziotti, e si è impossessato di un blindato dell’esercito egiziano col quale ha sconfinato in Israele. L’aviazione israeliana ha colpito il mezzo, affermando di avere ucciso tre miliziani.
Israele ha chiesto all’Egitto di agire con determinazione per riportare la sicurezza nella zona strategica del Sinai. Il presidente egiziano Mohamed Morsi ha invocato una riunione d’urgenza col Consiglio militare. Il valico di frontiera di Rafah è stato chiuso e in tutta l’area è stato decretato lo stato di allerta. La giornata di ieri ha visto una escalation di violenze nella zona dopo l’uccisione ‘mirata’ a Gaza di un esponente di un gruppo salafita vicino ad al Qaida. Dalla striscia sono partite raffiche di colpi di mortaio sugli insediamenti civili israeliani.
Secondo la televisione di stato egiziana il commando di jihadisti, che poi è fuggito a Gaza, ha attaccato il posto di frontiera numero 6 di Karm Salem, uccidendo 15 poliziotti secondo il bilancio definitivo del ministero della sanità egiziano, prima di imposessarsi di due blindati. Secondo le autorità israeliane uno è riuscito a sconfinare in Israele ed è quello che è stato colpito, l’altro è esploso prima di entrare i territorio israeliano.
L’attacco di questa sera, che è stato seguito da uno scambio di tiri a cavallo della frontiera per gran parte della serata, secondo fonti locali, ripropone con drammaticità la questione della sicurezza nel Sinai, dove i movimenti integralisti e jihadisti si saldano con antiche rivendicazioni di maggiore riconoscimento da parte dei beduini.
Dalla caduta dell’ex rais Hosni Mubarak la situazione nel Sinai è diventata sempre più instabile. Il mese scorso due poliziotti sono stati uccisi da presunti islamisti e l’anno scorso l’Egitto ha inviato più mezzi e uomini a presidiare la zona di confine dopo un attacco alla frontiera nel quale erano rimasti uccisi nove israeliani.
Il gasdotto che porta il gas egiziano in Israele e Giordania e che passa per il Sinai del Nord a el Arish è stato attaccato quindici volte dall’inizio dello scorso anno. Proprio della sicurezza nel Sinai avevano anche discusso Morsi e il segretario Usa alla Difesa Leon Panetta, nella sua visita la scorsa settimana.