Migliori collegamenti ferroviari con l’Italia e la Francia
Una volta realizzate le trasversali alpine, la Svizzera sarà integrata nella rete europea ad alta velocità. Il Consiglio degli Stati ha accolto con 29 voti senza opposizione due messaggi del Governo per la ratifica di altrettanti accordi.
Si tratta di accordi che garantiscono la pianificazione a lungo termine tra la Svizzera da una parte e la Francia e l’Italia dall’altra. Il consigliere federale Moritz Leuenberger ha sottolineato che i singoli progetti non sono ancora definiti: le convenzioni non contengono progetti di costruzione particolareggiati. La ratifica servirà da base per la loro elaborazione concreta e renderà possibile la realizzazione di migliori raccordi alla rete ferroviaria europea ad alta velocità verso Sud e verso Ovest.
Per quanto concerne la convenzione con l’Italia, è previsto il potenziamento dei raccordi e la costruzione dei nuove linee della NFTA sul versante svizzero e italiano lungo gli assi Lötschberg/Sempione-Novara/Milano e San Gottardo-Milano. Ma ci saranno anche miglioramenti nel collegamento con l’aeroporto della Malpensa, i potenziamenti dei terminali per il traffico merci combinato in transito attraverso le Alpi nonché la costruzione di una nuova tratta da Lugano a Milano.
Nella convenzione con la Francia gli elementi più importanti sono i miglioramenti delle diramazioni verso le linee future e quelle già in servizio della rete ad alta velocità, a partire da Ginevra, Losanna, Berna/Neuchâtel e Basilea/Zurigo).
I senatori svizzero-tedeschi hanno approfittato del dibattito per esprimere la preoccupazione che ci si occupi solo dei collegamenti con l’Europa verso ovest e verso sud. I cantoni «orientali» chiedono invece parità: la metà degli 1,2 miliardi di franchi previsti per il finanziamento di questi progetti dovrà essere destinato alla Svizzera tedesca, ha affermato Hermann Bürgi. Secondo Theo Maissen (PPD/GR) il collegamento Coira-Bruxelles è in pericolo e mancano accessi diretti con la regione Vorarlberg.
Filippo Lombardi (PPD/TI) ha ricordato che i piani per il collegamento a sud sono ancora molto vaghi: «l’Italia elaborerà nuove strategie nei prossimi tempi, con l’approssimarsi dei giochi olimpici invernali di Torino nel 2006. Noi dobbiamo cercare di non subire i cambiamenti bensì di partecipare alle decisioni. Dobbiamo valutare attentamente quali sono le necessità e le priorità per la Svizzera e per il Ticino».
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swissinfo e agenzie
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