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Per ora il segreto bancario è salvo

Segreto bancario intatto con l'intesa raggiunta a Bruxelles Keystone

Il segreto bancario svizzero è salvo, almeno per il momento. L'intesa politica tra i ministri delle finanze dell'Unione europea permetterà di tassare gli evasori.

Soddisfazione contenuta degli ambienti bancari elvetici.

Sospiro di sollievo per la Svizzera: il segreto bancario è salvo. I partiti di governo e il Consiglio federale si sono detti soddisfatti. Meno incline all’entusiasmo si è invece dimostrata l’Associazione dei banchieri privati svizzeri.

“È importante che l’UE s’impegni a non attaccare la Svizzera sul segreto bancario in un altro ambito, per esempio nel quadro dell’OCSE”, ha detto Michel Dérobert, segretario generale dell’Associazione.

Almeno per il momento, quindi, il segreto bancario svizzero è salvo. Grazie al compromesso in seno all’UE sulla fiscalità del risparmio: la Svizzera applicherà un’imposta alla fonte con l’aliquota del 35 per cento.·

L’accordo implica che la Svizzera, Lussemburgo, Belgio ed Austria (gli altri tre Paesi europei con il segreto bancario) introducano la ritenuta alla fonte sui risparmiatori UE-non residenti.

Il 75% dell’imposta andrà al Paese del risparmiatore, mentre il 25 % resterà a quello nel quale sono depositati i risparmi.

L’introduzione dello strumento di politica fiscale avverrà anche in Svizzera per un periodo transitorio a partire dal primo gennaio del prossimo anno.

Segreto bancario

Il meccanismo della ritenuta alla fonte consente dunque di ristornare la maggior parte della tassa ai Paesi di residenza degli intestatari dei conti.

La tassazione alla fonte – che verrà applicata in modo progressivo ed a tappe – è stata preferita allo scambio di informazioni.

Quest’ultimo meccanismo di politica fiscale sarà comunque lo strumento di lavoro tra gli altri Stati dell’UE che non hanno il segreto bancario.

Tra gli strumenti previsti dall’accordo quello della non applicazione ai non residenti di aliquote superiori a quelle per i domiciliati, quando i primi dichiarano al fisco nazionale i risparmi depositati all’estero.

Moneta di scambio

L’accordo politico sulla tassazione del risparmio consente ai Paesi dell’UE confrontati con problematiche di evasione fiscale di ottenere una controparte economica dal prossimo anno.

In cambio l’UE si è impegnata ad abbandonare l’idea di fissare una data precisa per una generalizzazione dello scambio di informazioni, come prevedeva il progetto iniziale discusso per anni.

Oltre alla Svizzera, anche Liechtestein e Stati Uniti adotteranno misure di ritenuta alla fonte equivalenti a quelle dell’Unione Europea.

swissinfo e agenzie

35 % l’aliquota della ritenuta alla fonte
La tassa in modo progressivo ed a tappe
Lussemburgo, Belgio ed Austria, gli altri Paesi europei con il segreto bancario

Intesa politica a Bruxelles tra ministri delle finanze dell’UE sulla fiscalità del risparmio.

Dal primo gennaio del prossimo anno i risparmi dei non residenti verranno tassati con una trattenuta alla fonte.

L’intesa riconosciuta anche dalla Svizzera. Il meccanismo evita il sistema dello scambio di informazioni che avrebbe implicato la soppressione del segreto bancario.

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