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Swiss chiude 3 dei suoi 4 Call Centers

140 impiegati di Swiss si ritroveranno entro l'estate senza lavoro a Zurigo, Ginevra e Lugano Keystone

Con la chiusura dei Call Centers di Zurigo, Ginevra e Lugano, Swiss prevede di risparmiare 6 milioni di franchi. 140 impiegati si ritroveranno senza lavoro.

Presso la centrale telefonica di Basilea, dove si concentreranno tutte le prenotazioni telefoniche, saranno creati 10 nuovi impieghi.

Ennesimo colpo duro sferrato dalla dirigenza della compagnia aerea elvetica.

Dopo l’annuncio, lo scorso 18 gennaio, della soppressione di 800-1000 posti di lavoro entro il 2006, Swiss ha reso noto mercoledì un’ulteriore riduzione del personale.

Si telefonerà solo a Basilea

Questa volta, a rimanere senza lavoro saranno i 140 impiegati delle centrali telefoniche di Zurigo, Ginevra e Lugano.

Un taglio del personale corrispondente a un totale di 100 posti a tempo pieno e che dovrebbe permettere alla compagnia aerea di risparmiare 6 milioni di franchi l’anno.

Anche il punto vendita di Swiss situato presso la stazione di Berna chiuderà i battenti entro la fine del mese di giugno.

La centrale telefonica di Basilea, unica superstite della nuova ristrutturazione, sarà invece potenziata dall’assunzione di 10 nuovi dipendenti.

Nessun inconveniente per i clienti

Swiss ha precisato che la chiusura delle tre centrali sarà effettuata progressivamente durante l’estate, mentre le modalità di trasferimento e di licenziamento del personale saranno decise dopo averne discusso con gli impiegati stessi e con i partner sociali.

Nel suo comunicato stampa, la compagnia aerea precisa che «per i clienti, questa misura non avrà alcun effetto. Sarà infatti possibile continuare a prenotare i biglietti aerei durante l’arco dell’intera giornata in inglese, francese, tedesco e italiano».

Le prenotazioni telefoniche verranno gestite da Mindpearl, una filiale di Swiss che, con circa 450 dipendenti, si occupa attualmente di cinque Call Center che coprono quasi tutti i mercati mondiali della compagnia aerea elvetica.

Sindacati irritati

I sindacati hanno reagito scandalizzati ai licenziamenti.

Per la Società svizzera degli impiegati di commercio, la decisione di Swiss è incomprensibile e pericolosa, perché peggiora la qualità del prodotto e fa perdere ulteriormente fiducia ai clienti nella compagnia aerea.

Il sindacato afferma che la direzione di Swiss non ha rispettato la promessa di mantenere i posti di lavoro in Svizzera fatta tre anni fa, allorquando la compagnia aerea aveva ricevuto due miliardi di fondi pubblici per la sua ricostruzione.

Per il sindacato del personale di terra SEV-Gata, non si è tenuto conto della qualità del lavoro fornito dagli impiegati dei Call Centers. E sottolinea che i 140 nuovi posti di lavoro che la Mindpearl ha creato in Australia e in Sud Africa non potranno certo essere di conforto agli impiegati licenziati in Svizzera.

Peggioramento dell’offerta?

Entrambe le organizzazioni temono che la ristrutturazione peggiori la qualità dell’offerta: «Solo i clienti più grossi potranno ancora essere gestiti direttamente da Swiss», ha affermato SEV-Gata.

Mentre la Società svizzera degli impiegati di commercio aggiunge: «Swiss rinuncia a un vantaggio che non sarà possibile compensare totalmente».

swissinfo e agenzie

Swiss è stata creata il 31 marzo 2002 dalla fusione della ex-Swissair e della compagnia regionale Crossair.

Durante il terzo trimestre del 2004, la nuova compagnia aerea ha ottenuto per la prima volta un utile di 16 milioni di franchi. Il trimestre precedente aveva invece registrato 276 milioni di perdita.

Lo scorso 18 gennaio, Swiss ha annunciato che sopprimerà da 800 a 1000 posti di lavoro.
I velivoli passeranno da 62 a 49.
La flotta regionale è composta da 7 Saab, 19 Jumbolino e 11 Embraer.
Secondo il domenicale “SonntagsZeitung”, tutti i Saab, 2 Jumbolino e 4 Embraer sono destinati a scomparire.
La riduzione dei velivoli implicherà il licenziamento di 207 piloti.

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