Conferenza delle regioni di frontiera: la Svizzera per una maggiore cooperazione

Confederazione e cantoni vogliono rafforzare l'integrazione europea a livello regionale. È quanto emerge dalla dichiarazione finale della Conferenza delle regioni di frontiera tenutasi mercoledì e giovedì a Basilea.

Nella città sul Reno erano riuniti 500 delegati in rappresentanza di 21 paesi e 25 regioni che hanno fatto un bilancio dei primi programmi Interreg e hanno preparato il terzo: l’obiettivo è di intensificare la collaborazione delle regioni, questa volta con la partecipazione di quelle non di frontiera.

Rafforzando la partecipazione a Interreg III Berna e i cantoni intendono mostrare «un segnale d’apertura all’Europa e di disponibilità al lavoro comune», si legge nella dichiarazione. Il contributo della Confederazione per il terzo progetto sarà di 39 milioni di franchi per il periodo 2000-2006; era stato di 21,6 milioni per Interreg II.

Hans Martin Tschudi, consigliere di stato di Basilea Città, ha detto che l’Europa delle regioni va costruita in questo modo: gli Stati centrali perderanno prerogative e le regioni acquisiranno un maggiore margine di manovra.

Secondo David Syz, direttore del Segretariato di stato dell’economia, la partecipazione svizzera ai programmi Interreg è positiva. Tra il 1995 e il 1999 Berna ha partecipato a 300 progetti per un volume d’investimenti pari a 186 milioni di franchi.

Organizzatrice della Conferenza è la Regio Basilensis, che ha formulato la dichiarazione finale con la Confederazione e i cantoni. Nel 1965 la Regio Basilensis aveva già organizzato la prima conferenza transfrontaliera del Reno superiore.

swissinfo e agenzie