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La rivincita degli “emigranti”

Voti italiani dall'estero: voti "pesanti" Keystone

Per la prima volta, i cittadini italiani nel mondo hanno potuto partecipare all'elezione del parlamento nella penisola. E si sono rivelati determinanti.

In Svizzera, i molti italiani che hanno partecipato allo scrutinio hanno votato in modo massiccio per l’Unione di Prodi.

In Svizzera vivono più di 500’000 persone che dispongono di un passaporto italiano, circa il 7% della popolazione totale residente.

A fronte di un tasso di partecipazione degli italiani all’estero che, in generale, si è situato attorno al 40%, in Svizzera questo è salito fino al 50.4%.

Gli italiani di Svizzera hanno contribuito in modo chiaro alla risicata vittoria del centro-sinistra.

Al di là dell’aspetto puramente politico, è significativo notare come i rappresentanti dell’italianità nel mondo abbiano di fatto determinato l’esito dello scrutinio.

Per Claudio Micheloni, neo-eletto al Senato nella circoscrizione europea e residente in Svizzera, “ciò non è motivo d’orgoglio ma piuttosto di preoccupazione”.

“È la dimostrazione della divisione che regna nel paese. Alla luce dei fatti, la responsabilità politica degli emigranti si è rivelata più importante di quello che pensassimo”.

swissinfo ha contattato diversi esponenti italiani in Svizzera per raccogliere le loro riflessioni sull’enorme influsso che hanno avuto i loro voti.

Più attenzione alle “altre” Italie

“Ci sarà maggiore attenzione verso di noi”, sottolinea Luciano Alban, presidente del Comitato degli italiani all’estero di Zurigo (Comites). “Ma attenzione, chi ci rappresenterà dovrà fare un buon lavoro”.

A suo avviso, in Italia si trascurano le potenzialità degli italiani nel mondo. Durante la campagna elettorale, le circoscrizioni internazionali sono state totalmente ignorate. “Adesso forse le cose cambieranno. Almeno lo spero”, aggiunge Alban.

“I nostri rappresentanti porteranno maggiore consapevolezza verso due rivendicazioni comuni alla maggior parte degli italiani all’estero: il sostegno ai servizi consolari, che negli ultimi tempi hanno subito tagli enormi (Zurigo era uno dei consolati più funzionali al mondo…), e quello a favore della nostra lingua e della nostra cultura”.

“Solo una combinazione”

“Il peso del voto all’estero? Si è trattato soltanto di una combinazione” rileva da parte sua Pasquale Sacino, direttore del settimanale Rinascita di Bienne (canton Berna) e co-fondatore del Partito degli italiani all’estero.

Secondo Sacino, un’Italia così divisa sarà ora difficilmente governabile.

“Non credo che i 18 rappresentanti degli italiani nel mondo riusciranno a formare un fronte compatto per difendere i nostri interessi”, aggiunte Sacino. “Saranno ostaggi delle segreterie nazionali e difficilmente porteranno a compimento i loro programmi”.

Sacino sottolinea inoltre come l’italianità nel mondo sia mutata con il tempo.

” Non siamo più nostalgici. Siamo radicati nei paesi dove viviamo ma vogliamo poter partecipare alla vita politica, culturale ed economica del nostro paese d’origine, mettendo a disposizione quello che abbiamo imparato all’estero. Ad esempio, un modo diverso di fare politica”.

Tagliati fuori da …Sanremo

“Certo, è una soddisfazione”, dice Renzo Sbaffi, direttore del Corriere degli italiani di Zurigo.

“Ci sono stati dei disguidi e dei problemi, ma direi che si è trattato di una buona partenza: in Svizzera il tasso di partecipazione ha addirittura superato il 50%”.

A suo avviso, è prematuro dire se i rappresentanti dell’estero riusciranno a collaborare. “Sarebbe auspicabile, questo sì, ma al momento è più importante la questione nazionale: così, il paese è ingovernabile”.

Secondo Sbaffi, prima del voto, sia la Rai che Rai international hanno snobbato gli elettori all’estero. “Colpevolmente!”.

“Rai international non aveva nemmeno mandato in diretta il primo scontro Prodi-Berlusconi, preferendo trasmettere le cinque serate del Festival di Sanremo”, ricorda.

Una porta sul mondo

“La maggior parte degli italiani in Svizzera non aveva mai votato”, afferma Angelo Latempa, direttore di tuttoitalia.ch, portale d’informazione per gli italiani in Svizzera. “Finalmente è stata riconosciuta anche questa Italia che vive fuori dall’Italia”.

Latempa si dice molto felice del ruolo determinante che hanno avuto i voti degli espatriati.

“Ma ora sarà importante che chi andrà a Roma si faccia nostro ambasciatore per portare avanti dei discorsi a favore dell’italianità nel mondo”, aggiunge.

“L’unica cosa che mi dispiace è che molti giornali esteri non vanno oltre questo pro o contro Berlusconi”, conclude Latempa.

“Ci sono molti altri aspetti: l’Italia è un paese che ha delle difficoltà ma pure grandi potenzialità. I rappresentanti dell’estero dovranno essere la porta italiana sul mondo”.

swissinfo, Marzio Pescia

Più del 55% degli italiani che hanno votato in Svizzera hanno sostenuto l’Unione di Romano Prodi.
L’Italia dei valori di Antonio di Pietro, che all’estero si presentava sola ma in Italia era nell’Unione, ha ottenuto il 6.2% dei voti.
Forza Italia di Berlusconi ha raggiunto il 22%, i suoi alleati centristi dell’UDC il 5%. Le altre liste non hanno superato il 3.5% dei voti.
Più della metà degli italiani in Svizzera (50.4%) ha partecipato allo scrutinio.
Tre gli italiani residenti in Svizzera eletti: al Senato Claudio Micheloni (Unione), alla Camera Franco Narducci (Unione) e Antonio Razzi (Di Pietro Italia dei Valori).

In occasione delle elezioni legislative italiane del 9-10 aprile, per la prima volta sono stati assegnati dei seggi anche a candidati che risiedono all’estero.

Complessivamente, gli italiani espatriati hanno potuto eleggere 6 senatori e 12 deputati.

Il voto degli italiani all’estero si è rivelato determinante per consegnare il senato al centro-sinistra, che dispone così di una leggera maggioranza in entrambe le camere del parlamento.

I cittadini italiani residenti all’estero iscritti negli elenchi elettorali sono 3’520’809.

In Svizzera i cittadini italiani (compresi coloro che hanno la doppia cittadinanza) sono 505’104 e costituiscono la maggiore comunità straniera. Gli elettori iscritti in Svizzera sono 374’680.

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