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Perché in Svizzera si va in pensione a 65 anni?

due anziani si tengono la mano
Nel 2022 l'elettorato svizzero ha accettato di portare l'età pensionabile delle donne a 65 anni. È la prima volta in 80 anni di storia dell'AVS che l'età in cui si va in pensione è stata aumentata. KEYSTONE

Quando l’AVS è stata introdotta nel 1948, l’età della pensione era fissata a 65 anni. Questa cifra è rimasta invariata in Svizzera per decenni e non è una coincidenza.

Almeno per gli uomini, l’età pensionabile non è cambiata da quando l’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), il primo pilastro del sistema pensionistico svizzero, è stata introdotta 80 anni fa. Ma la cifra di 65 anni non è caduta dal cielo all’epoca, spiega Christian Koller, direttore dell’Archivio sociale svizzero. Si trattava piuttosto di una tendenza internazionale dell’epoca.

La Germania, ad esempio, ha introdotto l’assicurazione pensionistica alla fine degli anni Ottanta del XIX secolo. L’età pensionabile, allora fissata a 70 anni, fu abbassata a 65 all’inizio del XX secolo. La situazione era simile in Gran Bretagna. Prima della Prima Guerra Mondiale, l’età pensionabile era fissata a 70 anni, finché non è stata abbassata a 65 anni.

Cosa è ragionevole?

La nobile idea di offrire ai lavoratori e alle lavoratrici una pensione serena non ha svolto un ruolo nella definizione dell’età. “La questione non era tanto quanti anni in più si sarebbero vissuti dopo il pensionamento, quanto piuttosto: cosa è ragionevolmente necessario? Per quanto tempo le persone possono lavorare?”, spiega Christian Koller.

Si è arrivati alla conclusione che gli esseri umani possono lavorare efficacemente fino a circa 65 anni. Da allora, l’AVS è stata riformata più volte in Svizzera. Ma l’innalzamento dell’età pensionabile non è mai stato all’ordine del giorno, spiega Martin Lengwiler, professore di storia all’Università di Basilea.

Le riforme si sono invece concentrate sull’estensione dell’AVS. “Quando è stata creata, l’AVS era un regime assicurativo molto modesto. Pagava pensioni molto esigue, al di sotto del minimo vitale – osserva Legnwiler. È stato un problema di politica sociale sino alla fine degli anni Settanta. In questo contesto, l’innalzamento dell’età pensionabile era fuori discussione. Anzi, quando se ne discuteva, si trattava piuttosto di abbassare l’età pensionabile. Ed è quello che è stato fatto per le donne”.

Abbassamento dell’età pensionabile delle donne in due fasi

L’età pensionabile delle donne è stata abbassata in due fasi, prima a 63 e poi a 62 anni. Le ragioni principali erano due. In primo luogo, un argomento piuttosto semplicistico: “Le donne erano la forza lavoro più debole, quindi dovevano essere risparmiate”, rileva Martin Lengwiler.

In secondo luogo, il sistema sociale dell’epoca era orientato verso un’immagine conservatrice della famiglia. L’uomo era il capofamiglia e la donna la sua “estensione”, che dipendeva fortemente da lui per l’assicurazione sociale.

“Questo portava a squilibri nel sistema AVS. Soprattutto quando i matrimoni finivano con un divorzio o quando uno dei due coniugi moriva. Le pensioni delle donne erano improvvisamente più basse, perché non erano più calcolate in base all’attività del marito”, spiega Martin Lengwiler. Questi squilibri dovevano essere compensati con l’abbassamento dell’età pensionabile delle donne.

Stabile fino ad oggi

A parte questi aggiustamenti, l’età pensionabile in Svizzera è rimasta invariata per decenni, un fatto eccezionale nel confronto internazionale, osserva Christian Koller.

“Il dibattito è sempre riemerso, ovviamente anche dal punto di vista finanziario. Perché con l’aumento dell’aspettativa di vita e un’età pensionabile che non cambia, i costi aumentano. Ma non si è mai parlato di un innalzamento generalizzato dell’età pensionabile. Perché sarebbe stato difficile farlo passare alle urne”.

Il dibattito sull’età pensionabile torna alla ribalta

Di recente, proprio la questione del futuro finanziamento dell’AVS ha riacceso il dibattito sull’età pensionabile. L’aspettativa di vita in Svizzera è in aumento. Il numero crescente di persone pensionate che ricevono prestazioni AVS non è più compensato dal numero sempre minore di lavoratori e lavoratrici che versano i contributi AVS.

L’argomento del finanziamento ha già svolto un ruolo importante nell’innalzamento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni nel 2022. Lo stesso vale per l’iniziativa dei Giovani liberali radicali di innalzare l’età pensionabile per entrambi i sessi. La differenza è che questo è il primo tentativo di fissare l’età pensionabile oltre i 65 anni. In caso di successo, si tratterebbe di un’iniziativa storica per la Svizzera.

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