Decisione UE sui rimpatri
Nel contesto di Schengen, il parlamento europeo ha approvato una direttiva sui rimpatri. La Svizzera dovrà adeguare la sua legge sull'asilo e gli stranieri.
La nuova direttiva dell’Unione europea (UE) – accettata con 369 sì, 197 no e 106 astensioni – riguarda le norme per il rimpatrio degli extracomunitari clandestini. Il testo prevede una detenzione massima di 18 mesi in appositi centri per chi rifiuta di rimpatriare volontariamente.
La Svizzera, quale futuro membro dello spazio Schengen, avrà tempo due anni per modificare la propria legislazione in questo senso. La legge sull’asilo e gli stranieri, accettata dal popolo in autunno del 2006, stabilisce una detenzione massima più lunga, di 24 mesi.
La direttiva approvata dall’europarlamento prevede un divieto di reingresso nell’UE fino a cinque anni e l’allontanamento anche di minori non accompagnati. Il testo stabilisce la difesa gratuita dell’immigrato colpito da un provvedimento di rimpatrio, ma a condizioni molto precise.
La direttiva dovrà ora avere l’ultimo via libera formale dai ministri degli Interni e Giustizia nella loro riunione di luglio ed entrerà in vigore a breve. Gli stati dell’UE avranno due anni di tempo per recepirla nella loro legislazione nazionale.

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