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Pakistan vuole riaprire procedura contro Zardari in Svizzera

Il Pakistan ha chiesto alle autorità svizzere di riaprire il procedimento penale per riciclaggio, sospeso nel 2008, contro il presidente Asif Ali Zardari, sospettato di aver intascato illecitamente circa 13 milioni di franchi.

La notizia è stata diramata mercoledì dall’agenzia statale pachistana di lotta alla corruzione.

L’inchiesta era stata aperta a Ginevra nel 1997 su richiesta del Pakistan ed era rivolta contro Zardari e sua moglie, l’ex prima ministra Benazir Bhutto, uccisa nel dicembre del 2007 in un attentato.

La coppia, nel 2003, venne condannata dal giudice ginevrino Daniel Devaud a sei mesi di detenzione con la condizionale, ma contro la sentenza venne interposto ricorso.

Il caso, in Pakistan, venne definitivamente chiuso a seguito dell’amnistia proclamata nel 2007 dall’allora presidente Pervez Musharraf, che permise alla Bhutto di tornare in patria. Di conseguenza, nel 2008 venne archiviato anche il procedimento svizzero.

Lo scorso dicembre, la Corte suprema pachistana ha però annullato l’amnistia del 2007 in favore di Zardari e dei ministri del governo, che garantiva loro l’immunità dall’accusa di corruzione. In Pakistan Zardari è comunque per il momento protetto dall’immunità presidenziale.

swissinfo.ch e agenzie

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