TAF accoglie ricorso detenuto Guantanamo
La domanda d’asilo in Svizzera di un detenuto algerino di Guantanamo dovrà essere riesaminata. Lo stabilito il Tribunale amministrativo federale (TAF).
L’alta corte ha accolto il ricorso del richiedente l’asilo, che fu arrestato in Pakistan nel 2002 e trasferito nel carcere della base statunitense a Guantanamo. L’Ufficio federale della migrazione (UFM) aveva respinto la domanda, poiché lo sospetta di legami con il braccio armato dell’organizzazione islamica Lashkar-E-Taiba e lo definisce un pericoloso combattente.
Legami che il ricorrente contesta. L’algerino sostiene di aver lavorato per le attività umanitarie dell’organizzazione Lashkar-E- Taiba. Nell’argomentazione, il ricorrente aggiunge che una denuncia contro la legalità della sua detenzione è attualmente pendente davanti a tribunali americani.
Nella sentenza pubblicata venerdì, il TAF dice di non essere convinto delle argomentazioni dell’UFM e giudica che l’Ufficio federale debba riesaminare il caso, dato che il detenuto ha fornito spiegazioni che consentono di dubitare della fondatezza della presa di posizione di Berna.
Altre due domande di asilo da parte di prigionieri di Guantanamo sono ancora pendenti davanti al TAF. Mercoledì, il governo federale ha tra l’altro deciso di autorizzare l’accoglienza in Svizzera di un ex detenuto uzbeko di Guantanamo. L’uomo, che beneficerà del diritto di asilo, non rappresenta alcun rischio per la sicurezza, ha affermato il governo.
swissinfo.ch e agenzie
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