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Gli ecologisti scendono in campo a Galmiz

Nonostante sia stata declassata a zona industriale, Galmiz mantiene per ora il suo antico aspetto Keystone Archive

Nella campagna friborghese, gli oppositori al progetto che prevede l'istallazione di una ditta di biotecnologie in una zona agricola hanno manifestato pacificamente.

Pochi giorni fa è stato confermato ufficialmente che il misterioso gruppo interessato al progetto è la società californiana Amgen.

Circa 2’000 oppositori alla costruzione di uno stabilimento industriale in mezzo alla campagna a Galmiz (canton Friborgo) hanno manifesto domenica nella regione.

«L’idea di voler costruire un’immensa impresa in questo luogo è scandalosa», ha affermato Hubert Zurkinden, copresidente della sezione friborghese dei Verdi.

In un’atmosfera allegra e distesa, una marcia di protesta è partita dalla stazione ferroviaria di Kerzers e si è diretta verso l’area in cui è progettata l’edificazione degli impianti contestati.

«La manifestazione è importante, non solo per Galmiz, ma anche nel contesto della politica di gestione del territorio che vuole applicare la Svizzera», ha indicato Zurkinden.

Quando il lavoro si scontra con l’ecologia

La costruzione dello stabilimento rappresenta un’occasione che il canton Friborgo, interessato a favorire lo sviluppo economico della regione e alla creazione di nuovi posti di lavoro, non intende lasciarsi sfuggire.

Il progetto si scontra tuttavia con l’opposizione manifestata dagli ecologisti, in particolare dalla Fondazione per la tutela del paesaggio.

Il nuovo impianto è infatti previsto in piena campagna. Stando al piano regolatore cantonale, la zona in questione – il Grand Marais – è classificata come terreno agricolo non edificabile. Non sarebbe quindi possibile insediarvi una fabbrica.

Zona declassata

Galmiz e il Canton Friborgo hanno quindi deciso di apportare dei cambiamenti al piano regolatore, declassando 55 ettari di terreno da zona agricola a industriale.

Benché le associazioni per la protezione dell’ambiente abbiano protestato contro i piani di Galmiz, l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale è giunto alla conclusione che questi non violano le leggi federali inerenti alla pianificazione del territorio.

«Sosteniamo la creazione di posti di lavoro, ma pretendiamo uno sviluppo economico sostenibile che includa i principi di gestione del territorio e di protezione del paesaggio», ha dichiarato Zurkinden.

Trattative con Amgen in corso

Intanto, pochi giorni fa, è stata resa nota la notizia che il misterioso gruppo statunitense interessato ai terreni agricoli di Galmiz è effettivamente la società di biotecnologie Amgen. L’impresa californiana sta tuttora vagliando la necessità di costruire un nuovo stabilimento industriale.

Le trattative per un eventuale insediamento sono in corso con «svariati interlocutori in Svizzera», ha indicato il vice-presidente di Amgen Europa Rolf Hoffmann.

La società non ha però ancora deciso definitivamente se una nuova fabbrica è necessaria, oppure se sarebbe più opportuno ingrandire uno stabilimento esistente, ha precisato Hoffmann.

La decisione finale sarà presa entro scadenze «indeterminate». La scelta di un nuovo insediamento – ha aggiunto – dipenderà dagli accessi, dall’esistenza di una manodopera qualificata sufficiente, dalle infrastrutture, da un sistema di educazione solido, dalle condizioni finanziarie e da un sostegno abbastanza vasto della comunità locale.

swissinfo e agenzie

Un secolo e mezzo fa, la regione del Grand Marais (in italiano: Grande Palude) era molto simile a quella francese della Camargue.

Da allora, il corso delle acque del Canton Giura è stato modificato e il livello dei laghi di Neuchâtel, Bienne e Morat è stato abbassato.

La regione del Grand Marais è divenuta una zona agricola di primaria importanza per la Svizzera.

Su questi campi, le autorità friborghesi vorrebbero si insediasse un gruppo farmaceutico americano.

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