Il ricercatore dell'Università di Zurigo ha ricevuto giovedì a Roma il Premio Antonio Feltrinelli 2009, considerato come il "Nobel italiano" e dotato di 65'000 euro (quasi 100'000 franchi).
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
Adriano Aguzzi, professore e direttore dell’Istituto di neuropatologia presso la scuola superiore zurighese, è stato ricompensato per i suoi lavori sulle patologie neurodegenerative e sull’insorgere del cancro al sistema nervoso, ha indicato giovedì l’Università di Zurigo. Le sue ricerche hanno permesso di capire in che modo i prioni, all’origine delle malattie della mucca pazza e di Creutzfeldt-Jakob, si trasmettono dagli organi periferici al sistema nervoso.
Nato nel 1960 a Pavia, Adriano Aguzzi ha seguito studi di medicina e biologia in Germania, Svizzera, Stati uniti e Austria. Il ricercatore, di nazionalità italiana, lavora dal 1993 presso l’Università di Zurigo, dove ha assunto nel 2004 la direzione dell’Istituto di neuropatologia. Per le sue ricerche sui meccanismi all’origine delle malattie del sistema nervoso dovute al raggruppamento di proteine anomale di tipo prionico, Aguzzi ha ottenuto negli ultimi anni numerosi importanti riconoscimenti internazionali, tra cui il premio Robert Koch nel 2003 e il premio Marcel Benoist nel 2004.
swissinfo.ch
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Quinta Svizzera
Il Böögg, l’esplosivo pupazzo di neve chiaroveggente della Svizzera
Come vengono trattate le malattie mentali nel vostro Paese?
In Svizzera, sempre più persone vengono indirizzate verso l'elettroterapia o psicoterapia assistita da sostanze psichedeliche. Esistono approcci simili nel Paese in cui vivete?
Cosa ne pensate dell’idea di prolungare in modo significativo la durata della vita umana?
The longevity market is booming thanks in part to advances in the science of ageing. What do you think of the idea of significantly extending human lifespan?
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
“In Svizzera è stato svolto un ottimo lavoro”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo lo scienziato italiano, direttore dell’Istituto di neuropatologia dell’Uni di Zurigo, non si deve però abbassare la guardia. Alla fine di quest’anno l’unità “mucca pazza, voluta nel 2001 dalla Confederazione per rispondere all’emergenza sanitaria legata all’ESB (encefalopatia spongiforme bovina), cesserà la propria attività nella sua forma attuale. Ma le ricerche e la vigilanza continuano. Intervista…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il dato preoccupante emerge da uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di Zurigo e pubblicato dalla rivista “Science”. Dopo aver provocato un’emergenza sanitaria mondiale negli anni ’90, le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) hanno lasciato il posto nei media ad altre epidemie, come l’influenza aviaria che sta sollevando in questi giorni timori e confusione. Ma, se…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In un’intervista a swissinfo, il professore Adriano Aguzzi, uno dei maggiori specialisti mondiali, esprime un moderato ottimismo su questa emergenza sanitaria. L’encefalopatia spongiforme bovina (ESB), chiamata comunemente morbo della mucca pazza, ha messo in allarme una decina di anni fa le autorità sanitarie e veterinarie dei paesi europei. Milioni di bovini sono stati abbattuti per…
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.