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Previsioni più serene e meno variabili

Abito svizzero per il supercalcolatore Cray XT 4 CSCS

A Manno è stato inaugurato il nuovo cervellone elettronico del Centro svizzero di calcolo scientifico: grazie a «Buin» nel 2008 la Svizzera sarà il primo paese d'Europa con previsioni del tempo ad alta risoluzione.

Il supercalcolatore permetterà di aumentare la sicurezza del paese prevedendo i fenomeni atmosferici estremi e, in caso di catastrofe nucleare, gli spostamenti delle nubi radioattive.

Samedan, Engadina: piove a dirotto. Qualche chilometro più in là, oltre il passo del Bernina, la Valposchiavo è baciata dal sole. Sorprendente? No, non in Svizzera, dove la frammentazione del territorio alpino coincide spesso con una frammentazione meteorologica.

Prevedere con precisione che tempo farà è di vitale importanza in un’epoca, la nostra, confrontata sempre più spesso con fenomeni atmosferici estremi. Per questo l’Ufficio federale di meteorologia (MeteoSvizzera) ha sviluppato un nuovo modello di previsione del tempo in grado di fornire dati più precisi e frequenti.

La distanza tra i punti di calcolo della griglia che ricopre idealmente la Svizzera è stata ridotta da sette a due chilometri. Inoltre, i bollettini verranno aggiornati sulla base di nuovi calcoli otto volte al giorno e non due come avviene oggi.

Grazie a questo nuovo sistema nel 2008 la Svizzera diventerà il primo paese d’Europa a beneficiare di previsioni del tempo ad alta risoluzione.

Dieci volte più potente

I nuovi modelli sviluppati dai meteorologi necessitano una capacità di calcolo dieci volte superiore a quella odierna. Nessun problema, però, per MeteoSuisse, che può contare sul supercalcolatore Cray XT 4 inaugurato a metà settembre dal CSCS, un’unità autonoma del Politecnico federale di Zurigo con sede nella Svizzera italiana.

Chiamato «Buin» in onore di una vetta engadinese, il calcolatore è stato installato in giugno. La prima fase di collaudo si è conclusa con successo. «Ora possiamo ad esempio prevedere in modo dettagliato in che modo si muoverà una nube radioattiva in caso di catastrofe nucleare», spiega Bertrand Calpini, responsabile della tecnica di misurazione a MeteoSvizzera.

La griglia più fitta e i calcoli più frequenti influiscono positivamente soprattutto sulla previsione per le 24 ore successive. Sviluppi critici, come quelli che in agosto hanno portato a numerosi allagamenti, potranno essere quantificati in anticipo con precisione.

Non tra i primi della classifica

«Buin» può eseguire cinque bilioni di operazioni al secondo. «I 7 milioni e mezzo di abitanti della Svizzera dovrebbero lavorare insieme per 50 anni, prima di riuscire a produrre una sola delle previsioni per 24 ore che il nostro cervellone elettronico calcola in 20 minuti», racconta Neil Stringfellow del CSCS.

Eppure «Buin» non entra nemmeno nella classifica dei 500 più forti supercalcolatori al mondo. Sette anni fa, sarebbe stato il primo. Il settore sta conoscendo uno sviluppo rapidissimo.

I calcoli ordinari di MeteoSvizzera necessiteranno del 30% delle capacità del marchingegno. Il resto sarà a disposizione dei ricercatori delle università elvetiche per simulazioni negli ambiti scientifici più svariati: dalla chimica alla fisica, dalle nanoscienze alla dinamica dei fluidi, passando – naturalmente – per la climatologia.

Più investimenti

Il CSCS ha investito nel supercalcolatore 2,8 milioni di franchi. Ma in futuro serviranno cifre maggiori. Il Consiglio dei politecnici parla di 150 milioni di franchi.

70 milioni servirebbero per un nuovo sistema informatico, 20 per una rete di coordinamento e 50 per un nuovo edificio nella regione di Lugano. Le strutture attuali non permetterebbero un sufficiente raffreddamento dei supercalcolatori.

A livello politico, queste richieste sono piuttosto controverse. Ma per Marie-Christine Sawley, direttrice del CSCS, non c’è modo di evitare nuovi investimenti: «Se vogliamo tenere il passo con la concorrenza internazionale, non possiamo fermarci».

swissinfo, Gerhard Lob, Lugano-Manno
traduzione e adattamento, Doris Lucini

Modello del supercomputer: Cray XT 4
Numero di processori: 448 dual core
Memoria RAM: 896 gigabytes
Prestazioni: 5 bilioni di calcoli al secondo
Numero di operazioni necessarie ad una previsione meteorologica per le 24 ore successive: 400 trilioni (floating points operations)
Tempo necessario ad una previsione per le 24 ore successive: 25 minuti (finora 60)
Numero di previsioni di alta definizione al giorno: 8 (finora 2)

Catastrofi naturali e fenomeni atmosferici estremi fanno ogni anno numerose vittime e danni economici ingenti.

Nel 2005, per esempio, l’uragano Katrina è costato agli Stati uniti miliardi di dollari. Dal canto suo, la Svizzera fa sempre più spesso i conti con alluvioni dalle conseguenze pesanti.

L’interesse economico a previsioni meteorologiche più accurate è quindi evidente. Non a caso, le compagnie di assicurazione e riassicurazione spingono sempre più in questa direzione.

Migliorare le prestazioni dei supercalcolatori significa migliorare le previsioni del tempo.

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