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Reazioni al voto in maggioranza positive

Cellule staminali: sono o no la porta verso la clonazione? Il dibattito continua Keystone

Il governo ha reagito con gioia al triplo sì popolare. Gli sconfitti sperano comunque che le loro rivendicazioni non vengano completamente dimenticate.

Ricerca sulle cellule staminali embrionali e nuova perequazione finanziaria i due temi che hanno suscitato le reazioni maggiori.

Con i suoi “sì” alla legge sulla ricerca sulle cellule staminali, al nuovo ordinamento finanziario della Confederazione e alla nuova perequazione finanziaria (NPC), il risultato dello scrutinio del 28 novembre non poteva che soddisfare pienamente il governo.

«Finalmente le cose tornano ad andar bene per il Consiglio federale», ha dichiarato Pascal Couchepin, commentando con il collega Hans-Rudolf Merz l’esito delle votazioni.

Ad essere un po’ meno soddisfatti sono i verdi, che volevano proibire la ricerca sulle staminali, i disabili, che temono le conseguenze della NPC, e il canton Zugo che non si rallegra all’idea di essere chiamato alla cassa per sostenere i cantoni più deboli.

Staminali: i cittadini hanno capito o no?

Marisa Jaconi, l’unica ricercatrice in Svizzera a lavorare con cellule staminali embrionali umane, è raggiante, e con lei la maggioranza del mondo scientifico elvetico. «Sono molto felice che il popolo svizzero ci abbia dato fiducia», dichiara a swissinfo.

«È un grande incoraggiamento. La gente ha capito l’importanza di acquisire delle conoscenze su queste cellule». Per Marisa Jaconi il risultato del voto non era affatto scontato. «La questione era molto complessa e la mia preoccupazione era che ci fosse troppo poco tempo per sconfiggere le paure che sono state sollevate dagli avversari della legge».

Dall’altra parte della barricata, la teologa ed esperta di etica Ruth Baumann-Hölzle non si stupisce più di tanto del risultato. «Quello che mi colpisce è il margine con il quale hanno vinto i sì. Quando i temi sono così complessi è difficile spiegare qual è la posta in gioco. Molti votanti non hanno capito che si stava facendo un passo fondamentale in direzione della strumentalizzazione della vita umana».

Di avviso contrario il presidente della Confederazione: per Pascal Couchepin, la «Svizzera ha osato affidare un argomento complesso alla popolazione, che lo ha recepito». Couchepin ha anche sottolineato che ciò è stato possibile poiché il dibattito è sempre stato molto rispettoso.

Futuro ricco di speranze, ma no alla clonazione

La nuova legge, «severa e restrittiva» permetterà a Marisa Jaconi di proseguire le sue ricerche. «Questo risultato legittima i nostri progetti di ricerca», afferma la biologa. «Ci permette inoltre di tessere delle collaborazioni internazionali con altri paesi che hanno una regolamentazione simile alla nostra».

A beneficiare di questo fatto non saranno solo la ricerca e i ricercatori elvetici, ma anche i malati ancora in attesa di una terapia.

Per Ruth Baumann-Hölzle, invece, la Svizzera si trova ora con un problema di coerenza, visto che la Costituzione esclude la ricerca sugli embrioni e la legge la autorizza. Inoltre, il risultato uscito dalle urne lascia presupporre che «altre questioni, come la diagnosi prenatale e la clonazione, verranno portate avanti molto più in fretta».

Un’ipotesi, quella della clonazione, invisa anche a chi ha detto sì alla ricerca, come il Partito popolare democratico e i socialisti, che fanno notare come la legge serva proprio a mettere dei paletti.

Perequazione in sostegno al federalismo

Per quanto riguarda il sì alla nuova perequazione finanziaria (NPC), Pascal Couchepin ha detto che si tratta di un voto a sostegno del federalismo.

Si tratta ora di trasformare i principi accolti dal popolo affinché possano giovare a tutto il paese, ha aggiunto il ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz. La nuova perequazione – ha dichiarato Merz – elimina i doppioni e semplifica le procedure.

Merz ha espresso soddisfazione per il fatto che cantoni finanziariamente forti come Zurigo, Basilea e Ginevra abbiano approvato la nuova perequazione in modo più netto del previsto e ha espresso comprensione per i rifiuti di Svitto, Nidwaldo e Zugo.

Timori dei disabili e rilancio dei socialisti

I disabili, principali avversari della NPC, aspettano ora di vedere in che senso andranno le leggi d’applicazione. Merz li ha rassicurati dicendo che «non saranno vittime di quest’operazione», ma l’associazione “Persone handicappate contro la NPC” non nasconde i suoi timori.

«Se avessimo ottenuto almeno un 40% di “no”, avremmo avuto più peso in parlamento», ha dichiarato il consigliere nazionale e presidente di Pro Mente Sana Jost Gross (socialista/TG) facendo riferimento ai futuri dibattiti sulle leggi d’applicazione.

Il Partito socialista, che pure sosteneva la NPC, pensa già di riattivare la sua iniziativa per un’armonizzazione fiscale. La NPC, infatti, non sembra in grado di ridurre sul lungo termine lo scarto tra cantoni ricchi e cantoni poveri.

Tutto liscio per il nuovo ordinamento finanziario

Per quanto riguarda il nuovo ordinamento finanziario, Hans-Rudolf Merz ha affermato che l’approvazione va a favore della Svizzera, è stimolante per i cantoni e rallegrante per il Consiglio federale.

Il nuovo ordinamento finanziario garantisce le principali fonti d’entrata della Confederazione e resterà in vigore fino al 2020.

Particolarmente soddisfatto è il settore turistico. Accettando il nuovo ordinamento finanziario, il popolo ha confermato il tasso preferenziale del 3,6% per l’IVA accordato al settore, ha affermato il presidente di Hotelleriesuisse Christoph Juen, aggiungendo che la Svizzera deve proseguire su questa via se vuole rimanere concorrenziale e gli elettori lo hanno capito.

L’Unione democratica di centro richiama l’attenzione sul numero relativamente alto di voti contrari: una sorpresa, se si considera che l’oggetto in votazione non era contestato da nessuno. Per il presidente Ueli Maurer, questa opposizione rappresenta un appello a ripartire in altro modo le competenze fiscali fra comuni, cantoni e Confederazione.

swissinfo

Legge federale concernente la ricerca sulle cellule staminali embrionali (LCel): sì 66,4%, no 33,6%.

Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC): sì 64,4%, no 35,6.%

Nuovo ordinamento finanziario: sì 73,8%, no 26,2%.

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