The Swiss voice in the world since 1935

La Commissione federale sul razzismo interviene nel dibattito sul neonazismo

Skinheads sul praticello del Rütli il 1° agosto 2000 Keystone

La Commissione federale sul razzismo (CFR) propone una serie di misure contro l'estremismo di destra. Tra le altre, il sostegno a chi vuole uscire dai gruppi neonazisti, dei gruppi di contatto in caso di conflitto, un servizio di consulenza telefonica.

L’estremismo di destra può essere contrastato solo procedendo in un contesto globale: oltre alla repressione e alla prevenzione, indica la CFR in un documento pubblicato venerdì, bisogna offrire assistenza e dare voce alle vittime della violenza xenofoba, ma anche aiutare i fiancheggiatori dei gruppi naziskin, in genere persone molte giovani, ad uscire dal giro. Il nucleo duro del movimento e i suoi teorici devono invece essere puniti con estrema fermezza.

Le ideologie neonaziste rappresentano un pericolo per la democrazia e denigrano le minoranze. L’estremismo di destra non si limita alla sola xenofobia e all’antisemitismo, ma estende il confronto violento ad ogni persona o idea percepita come «diversa». Le semplici strumentalizzazioni e le dichiarazioni di intenti puntuali non bastano: contro il razzismo occorre un intervento politico di lunga durata.

La CFR nota che molte iniziative sono state intraprese nel campo della prevenzione, dell’informazione e della sensibilizzazione a livello politico e nelle scuole. Grazie all’introduzione della norma penale contro il razzismo, il fenomeno del negazionismo ha perso intensità: ma nel paese la predisposizione alla xenofobia negli ultimi anni si è accresciuta ed è in questo contesto che i gruppi di estrema destra, sempre più strutturati, scendono in campo senza più nessun timore.

Le soluzioni, per essere efficaci, dovranno adeguarsi alla realtà elvetica, in particolare al federalismo e al multilinguismo: conclusioni avventate possono fare i titoli dei giornali, ma secondo la CFR non hanno conseguenze significative. Un lavoro approfondito contro l’estremismo e il razzismo presuppone che gli esponenti politici e le autorità mantengano con chiarezza le proprie posizioni anche quando l’interesse dei mass media ècemato: le reazioni passive di fronte a situazioni puntuali, tanto per dimostrare la propria presenza, sono insufficienti.

La CFR formula quindi tutta una serie di raccomandazioni. Sul piano giuridico, la norma penale contro il razzismo deve essere mantenuta invariata, ma la procedura decisionale deve essere accelerata. La CFR ritiene che nella legge attuale esista una lacuna per quanto riguarda la protezione da discriminazioni in ambito privato, in particolare nella ricerca di un lavoro o di un alloggio.

Visto il grado sempre più elevato di organizzazione dei gruppi di estrema destra, si dovrebbe inoltre valutare l’opportunità di ritirare le riserve elvetiche alla «Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale», in modo da rendere punibile in Svizzera l’adesione a movimenti di questo genere.

Sul piano politico, la CFR invita i principali attori a rilasciare dichiarazioni chiare: «le persone di colore e le minoranze devono essere protette in quanto parte della nostra società. Minacce e diffamazioni nei loro confronti non devono assolutamente essere tollerate». Esponenti politici e partiti dovrebbero poi aderire ad un’«etica antirazzista», eventualmente firmando una specifica «Charta», come quella già esistente a livello europeo.

Quanto all’informazione, la CFR propone un’attività di prevenzione tempestiva a carattere interdisciplinare, che consenta a scuole, genitori, assistenti sociali, autorità comunali e polizia di interagire. Il corpo insegnante è chiamato ad intervenire non appena appaiano i primi sintomi di estremismo senza attendere che la violenza esploda. È necessario far capire ai giovani il significato denigrante della politica del nazionalsocialismo e a questo riguardo un elemento preventivo importante è l’educazione interculturale.

La CFR chiede che vengano aperti centri specializzati e un numero telefonico, valido per tutta la Svizzera, cui le vittime del razzismo possano rivolgersi. Suggerisce anche un costante monitoraggio dell’estremismo di destra in Svizzera attraverso lavori di ricerca e l’istituzione di specifici archivi elettronici.

I cantoni sono invitati a dotarsi di commissioni di lotta all’estremismo, mentre sul piano federale, è auspicabile che la segreteria della stessa CFR sia trasformata in un ente permanente della Confederazione: solo a queste condizioni potrà soddisfare le crescenti richieste e svolgere in modo adeguato la sua funzione di coordinamento.

L’estremismo, nota il documento della CFR, si espande solo in ambienti disposti ad ascoltare o quantomeno a tollerare in silenzio: dichiarazioni che incoraggiano l’esclusione e la ripetuta evocazione e di immagini che denigrano alcuni gruppi di persone influenzano la discussione pubblica e finiscono sempre col dispiegare un effetto discriminante.


swissinfo e agenzie

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR