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Più mezzi all’ Ufficio federale polizia nella lotta al crimine

Jean-Luc Vez direttore dell'Ufficio federale di polizia in un'immagine scattata lo scorso 25 ottobre Keystone

Il nuovo Ufficio federale di polizia (UFP) inizierà l'attività il primo gennaio dopo la ristrutturazione. L'organismo lottarà più efficacemente contro la criminalità organizzata ed economica, il riciclaggio di denaro sporco e la corruzione.

La Polizia federale (Bupo) e il Servizio di sicurezza dell’amministrazione federale sono stati scorporati dal Ministero pubblico della Confederazione e integrati nell’UFP. La fusione ha comportato un riesame dei compiti attribuiti ai vari servizi: il nuovo Ufficio si concentrerà su compiti prettamente di polizia, mentre alcune attività attualmente di sua competenza verranno affidate ad altre unità amministrative.

La riorganizzazione ha causato un po’ di agitazione tra il personale, ha indicato il direttore dell’UFP Jean-Luc Vez, ma tutti i 380 dipendenti hanno conservato il posto di lavoro. L’insicurezza è stata causata dalla fusione di strutture differenti e dalla paura di non trovare un proprio ruolo all’interno della nuova struttura, ha aggiunto Vez. «Nei primi mesi di attività cercheremo di consolidare il nuovo ufficio, di integrare e coordinare tutto il personale e di raggiungere il grado di efficienza prospettato».

Per poter incrementare la capacità dell’UFP e per fare fronte a tutta una nuova serie di reati, si prevede di aumentare il personale della polizia giudiziaria federale. Tra il 2001 ed il 2005 vi saranno ogni anno tra 50 e 90 nuove assunzioni: entro il 2008 il personale verrà quasi raddoppiato. «I nuovi assunti – ha precisato Vez – verranno reclutati tra gli effettivi cantonali e mediante la nuova formazione in scuole specializzate, in particolare a Lucerna e Neuchâtel».

Per l’assunzione di nuovo personale «la capacità concorrenziale della Confederazione è un problema», ha ammesso Vez. Non sempre Berna è in grado di pagare specialisti, giudici, procuratori e persino agenti di polizia così «profumatamente» come l’economia privata e certi cantoni. I crediti per questi nuovi impieghi sono già stati accordati dal Consiglio nazionale, mentre gli Stati se ne occuperanno nei prossimi giorni.

La nuova struttura è più flessibile nelle modalità di intervento, anche perché i compiti sono stati suddivisi con chiarezza. L’UFP è costituito da due principali settori: il Servizio di analisi e prevenzione (SAP), diretto dall’ex capo della Bupo Urs von Däniken e la Polizia giudiziaria federale (PGF), diretta da Erwin Beyeler.

Il SAP si occuperà di raccogliere informazioni e di elaborarle per valutare il grado di sicurezza interno e per studiare le tendenze in atto nel mondo criminale. Mediante la costituzione di banche dati centralizzate farà in modo di lottare ad armi pari contro la criminalità economica e organizzata. Il nuovo servizio terrà i contatti col Consiglio federale e i cantoni.

La PGF, nella quale confluiscono gli agenti della Bupo e dell’Ufficio centrale di polizia criminale, si occuperà di inchieste a livello nazionale, seguirà e controllerà le inchieste intercantonali e internazionali e fungerà da centrale per le informazioni interne ed estere.

I due servizi saranno coadiuvati dal Servizio di sicurezza federale (SSF), diretto da Zsolt Madarasz, dalla Divisione servizi gestita da Arnold Bolliger e dallo Stato maggiore per situazioni di crisi e operazioni all’estero diretto da Stephan Gussmann.

swissinfo e agenzie

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