Spagna: Zapatero sconfitto, Psoe lancia successione
(Keystone-ATS) Dopo la sconfitta “storica” subita alle amministrative e regionali stravinte dal Partido Popular di Mariano Rajoy che ora si prepara a tornare alla guida del paese, è subito corsa contro il tempo nel Psoe, il partito socialista spagnolo, per designare il successore di José Luis Zapatero che avrà il molto difficile compito di cercare di impedire la vittoria dei popolari alle politiche del marzo 2012.
Il numero due del Psoe Josè Blanco ha annunciato oggi che il Consiglio esecutivo del partito si riunirà già sabato per dare il via alla corsa alla successione – in pratica al dopo Zapatero – e decidere il calendario delle primarie nelle quali si affronteranno con ogni probabilità il vicepremier Alfredo Rubalcaba e il ministro della difesa Carme Chacon.
Zapatero già aveva fatto sapere il mese scorso che si farà da parte a fine legislatura. La batosta subita dai socialisti ha però chiarito che ‘l’effetto addio’ di Zapatero, ai minimi storici in termini di popolarità, con una disoccupazione al 21%, e al 44% per i meno di 25 anni, non c’è stato.
Il Psoe ha registrato il suo risultato peggiore dalla morte di Franco. Il Pp lo ha battuto di 10 punti, 37,53% contro 27,79%. E nessun angolo del paese si è salvato dal disastro. Il Psoe ha perso la Castiglia la Mancia, che controllava dalla fine della dittatura, Barcellona, da 32 anni con un sindaco socialista, le tre ultime città della Andalusia ‘rossa’ a sfuggire al Pp, Siviglia, Cordoba e Jaen. Ha perso ovunque voti e seggi, scomparendo quasi dalla mappa del potere locale in Spagna.
La Spagna si è svegliata questa mattina con la chiara sensazione di una svolta politica. La stampa di Madrid parla di un terremoto annunciato, ma che nessuno davvero credeva sarebbe stato tanto forte, di “sconvolgimento storico”, di uno “tsunami” politico. I giornali di centrodestra, El Mundo, Abc, chiedono a Zapatero di dimettersi subito e di indire politiche anticipate per l’autunno.