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La nazionale svizzera sempre alla ricerca della forma

L'aria e il sole della Florida non hanno ispirato molto la selezione svizzera Keystone

Dopo il successo strappato contro una modesta Giamaica (2 a 0), la selezione svizzera è stata battuta dalla Colombia per 3 a 1 nell'ambito del suo campo di allenamento in Florida.

I rossocrociati, alla loro quarta sconfitta negli ultimi cinque incontri, non sono ancora riusciti a ritrovare la forma e il loro gioco in vista dei campionati europei in programma nel 2008 in Svizzera e Austria.

Dalla sua estromissione agli ottavi di finale dei campionati del mondo in Germania, la nazionale svizzera ha accumulato una serie di prestazioni negative: nel quadro di partite amichevoli, gli elvetici sono stati infatti superati negli ultimi mesi dall’Austria, dalla Germania e dal Brasile.

L’esperienza in Florida, che avrebbe dovuto rappresentare un’ottima occasione per rilanciare lo spirito di squadra e il morale, non ha permesso agli svizzeri di superare questa crisi.

Venerdì, contro la Giamaica, i rossocrociati hanno perlomeno raccolto il loro primo successo degli ultimi 9 mesi. Il tenore di gioco è rimasto però al di sotto delle aspettative, salvo forse nella parte iniziale della gara, in cui la Svizzera era riuscita a mettere sotto pressione l’avversario e a segnare due reti con Streller e Inler.

Deludente prestazione

I modesti giamaicani non costituivano però uno sparring partner ideale per valutare il livello di forma e di organizzazione della selezione elvetica, edizione 2007. Una verifica, piuttosto dolorosa, è giunta contro la Colombia, che ha messo in evidenza le debolezze del gioco svizzero.

Il risultato di 3 a 1 non lascia dubbi: i rossocrociati sono stati dominati sin dall’inizio da una squadra sudamericana molto più vivace, aggressiva e motivata.

Dopo aver già subito la prima rete già al 5° minuto, i giocatori elvetici sono stati costretti a rincorrere l’avversario per tutta la partita. Al 39esimo hanno potuto raggiungere il pareggio con Frei, su calcio di rigore.

Trafitta di nuovo al 57esimo, la selezione svizzera non ha più saputo trovare le risorse per rimettere in discussione il risultato. All’85esimo la terza rete colombiana ha colato definitivamente a picco le speranze di rimonta degli elvetici.

“Abbiamo cercato di batterci, ma la Colombia era semplicemente migliore di noi”, ha ammesso Ludovic Magnin al termine della gara. I rossocrociati non sono praticamente riusciti a crearsi vere occasioni da rete in tutta la partita.

Ancora molto lavoro

“Si è trattato di partite amichevoli, di test. Abbiamo messo in campo 21 giocatori in due incontri ed era quindi chiaro che si trattava soprattutto di prove”, ha dichiarato dopo la seconda partita in Florida l’allenatore Köbi Kuhn, cercando di sdrammatizzare la situazione.

Il tecnico non ha tuttavia nascosto il fatto che la Svizzera deve ancora “lavorare molto, ricominciare e ricominciare: attualmente non ci siamo ancora”. Nonostante il risultato contro la Colombia, Kuhn si è detto comunque soddisfatto, dal momento che l’esperienza americana gli ha permesso perlomeno di “parlare con i giocatori e di ricreare una nuova atmosfera”.

Per il selezionatore, che ha rinunciato pochi giorni fa al suo capitano Johann Vogel, la strada appare piuttosto in salita. Molti rappresentanti della compagine svizzera si trovano in una fase piuttosto critica anche nei loro club europei, dove devono accontentarsi di un posto in panchina o di piccole apparizioni in fine di partita.

Solo alcune eccezioni, come Frei o Barnetta, riescono a farsi mettere in campo regolarmente dall’inizio delle gare dai loro allenatori. La mancanza di pratica da parte di molti “legionari” si è denotata anche in Florida, dove non pochi membri della selezione elvetica hanno palesato grandi lacune a livello fisico, ma anche dal profilo tecnico.

“Molta voglia e poca classe”, il bilancio stilato dalla Neue Zürcher Zeitung. Dello stesso tenore anche il Tages Anzeiger, per il quale gli svizzeri hanno cercato perlomeno di lottare, ma dimostrano “un’evidente mancanza di preparazione e un gioco troppo lento”. Più duro, come da un po’ di tempo, il Blick: “Köbi Kuhn, fino a quando ancora?”.

swissinfo

Durante il suo campo di allenamento in Florida (19-27 marzo), la Svizzera ha disputato due incontri amichevoli contro la Giamaica (2 a 0) e la Colombia (1 a 3).

Questo ritrovo negli Stati uniti aveva una certa importanza per la squadra di Köbi Kuhn. Dalla sconfitta contro l’Ucraina negli ottavi di finale dei mondiali in Germania, la nazionale elvetica aveva perso tutti e tre gli incontri amichevoli giocati contro l’Austria, il Brasile e la Germania.

Poco prima di partire verso la Florida, Kuhn aveva deciso di rinunciare in futuro alle prestazioni di Johann Vogel, centrocampista e capitano della selezione svizzera dal 2004.

Da quando dirige la squadra svizzera, il tecnico aveva già scartato diversi ex-pilastri della nazionale, tra cui Stéphane Chapuisat, Stéphane Henchoz e Ciriaco Sforza.

La Svizzera proseguirà la sua preparazione in vista degli Europei del 2008, affrontando due avversari prestigiosi: l’Argentina il 2 giugno a Basilea e l’Olanda il 22 agosto a Ginevra.

Gli elvetici parteciperanno in seguito ad un torneo in Austria, in cui incontreranno il Cile e il Giappone, rispettivamente il 7 e l’11 settembre. Il 13 ottobre se la vedranno contro la squadra austriaca a Zurigo.

Oltre a questi impegni sono ancora previsti due incontri a metà ottobre e a metà novembre contro avversari che non sono stati ancora definiti.

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