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Le agenzie di viaggio svizzere ritrovano il sorriso

"La voglia di vacanze si è rivelata più forte della crisi economica" Keystone

L’estate 2003 si sta rivelando migliore del previsto, anche grazie a numerose riservazioni dell’ultimo minuto. Ritrovano vigore le speranze di salvare un’annata partita male.

I grandi timori dovuti al cagionevole stato di salute congiunturale non si sono dunque realizzati.

Dopo un primo semestre catastrofico, le previoni per l’estate non parevano particolarmente incoraggianti. E invece, sorpresa.

Gli affari estivi nonostante tutto non sono andati male, rileva infatti Roland Schmid, portavoce di TUI Svizzera, il numero tre del settore che controlla pure Imholz e Vögele.

Si sono difese particolarmente bene le classiche destinazioni balneari sul Mediterraneo.

“Il desiderio di vacanze si sta dimostrando più forte della crisi economica”, ha sottolineato Schmid. In ogni caso, il settore era pronto ad ogni evenienza. Durante la fase primaverile di calo della domanda, si era infatti già provveduto ad adattare e ridurre le capacità.

Roland Schmid prevede che, per TUI, l’estate si chiuderà con un calo delle riservazioni del 10% rispetto al volume dello scorso anno.

Leggero calo

Da parte sua, il responsabile di Hotelplan Peter Spring, valuta che la compagnia, numero due del settore, dovrebbe concludere la stagione circa del 6% al di sotto dei valori del 2002.

Pure RBM Management & Services SA, che comprende tra gli altri Marken Carib Tours, Falcon Travel e Eurotrek, si aspetta un luglio appena al di sotto di quello del 2002 ed un buon mese d’agosto.

Kuoni, il leader della branca in Svizzera, non ha invece potuto fornire alcun dato a causa degli obblighi che le sono imposti dalla quotazione alla borsa svizzera.

Stefan Wehrle, portavoce del gruppo, ha comunque lasciato intendere che, sulla base della situazione in primavera, ci si sarebbe potuti aspettare un’estate molto più problematica.

All’ultimo minuto

In generale, la cifra d’affari del settore è stata sostenuta soprattutto dalle riservazioni dell’ultimo minuto. “Dopo i timori iniziali, l’estate non si concluderà affatto male”, rileva Oskar Laubi, responsabile di RBM.

Spesso, tuttavia, i clienti hanno atteso addirittura l’ultimo giorno prima di partire per fissare la destinazione. A beneficiarne non sono state unicamente le offerte Last Minute, ma pure quelle presenti sui normali cataloghi.

Per Hotelplan, ad esempio, il tasso d’occupazione per luglio era soltanto del 58% fino al 13 giugno. Poi, in fase di consuntivo, questa percentuale si è rivelata del 92%.

Prezzi stabili

La branca spera ora che il trend positivo possa consolidarsi nei prossimi mesi. La seconda metà dell’anno, con il solitamente importante mese di ottobre, sarà di grande significato.

Grazie alla parziale ripresa estiva, Peter Spring spera ancora in un rilancio nei prossimi mesi che possa condurre il settore ad uguagliare la cifra d’affari realizzata nel 2002.

Tuttavia, a differenza di ciò che accadrà in Germania, in Svizzera non sono previste delle ampie campagne d’offerte a prezzi speciali per l’autunno e l’inverno. I professionisti del settore si giustificano sostenendo che i margini sono già molto ridotti.

I clienti potranno tuttavia approfittare del favorevole tasso di cambio per le destinazioni nella zona-dollaro e di singole offerte speciali che gli albergatori proporranno alle agenzie.

swissinfo e agenzie

Nella prima parte dell’anno il turismo svizzero ha sofferto di numerosi problemi comuni agli altri Paesi: una congiuntura sfavorevole, le conseguenze della guerra in Iraq, l’epidemia di SARS.

L’estate si presentava dunque sotto auspici tutt’altro che positivi. Tuttavia, secondo un sondaggio, le agenzie turistiche annunciano risultati soddisfacenti.

E ora c’è addirittura chi spera di uguagliare la cifra d’affari del 2002. Il tutto dipenderà soprattutto dal mese di ottobre, tradizionalmente importante per il turismo elvetico.

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