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Lotta al riciclaggio, si riparte

Dina Balleyguier, direttrice dell'Autorità di controllo sul riciclaggio, e Peter Siegenthaler, direttore dell'Amministrazione federale delle finanze Keystone

Il Consiglio federale s'impegna a migliorare l'applicazione della legge sul riciclaggio di denaro. Nuove misure sono in fase di attuazione per rafforzare l'operato dell'Autorità di controllo.

Dopo la bufera scoppiata la scorsa primavera, l’Autorità di controllo in materia di riciclaggio sembra di nuovo in grado di svolgere il proprio compito. Il governo ha infatti aderito alle considerazioni e alle raccomandazioni formulate dalla Commissione della gestione del Consiglio nazionale che, in seguito alle numerose dimissioni all’interno dell’organismo di sorveglianza, culminate con la partenza del direttore Niklaus Huber in rotta con il vertice del Dipartimento delle finanze, aveva voluto vederci chiaro e alla fine aveva constatato diverse lacune e disfunzioni.

Potenziamento delle strutture

“Si è trattato di difficoltà iniziali comprensibili”, ha spiegato il direttore dell’Amministrazione federale delle finanze, Peter Siegenthaler. La legge, che interessa gli intermediari finanziari non-bancari, è ancora relativamente recente e controllarne il rispetto da parte di migliaia di operatori è un compito oneroso e complesso.

Un’efficace applicazione delle norme assume la più alta priorità, ha precisato Siegenthaler annunciando che le richieste di potenziamento delle strutture sono già state eseguite. Accanto ad una riorganizzazione l’effettivo è stato aumentato a 25 posti, mentre ancora 3-4 revisori dovrebbero venire assunti prossimamente.

Nuove misure

Novità sono state introdotte anche a livello di procedure, ha precisato Dina Balleyguier, da metà ottobre nuova responsabile dell’Autorità di controllo. In particolare per quanto riguarda la sorveglianza degli intermediari che non sono affiliati ad organismi di autodisciplina (OAD), una delle questioni all’origine della bufera dell’anno scorso.

Una task-force è così stata costituita per esaminare le circa 600 richieste di assoggettamento diretto ancora pendenti. In futuro la revisione di questi operatori finanziari, di competenza dell’Autorità, sarà delegata a organi di revisione esterni, il cui elenco verrà pubblicato entro la fine del mese. L’Autorità, dal canto suo, si concentrerà sul controllo degli OAD.

Anche la richiesta della Commissione di istituire un’istanza di ricorso indipendente contro le decisioni dell’Autorità di controllo sarà presto tradotta in pratica. Attualmente i ricorsi vengono trattati dal servizio giuridico del Dipartimento, che è contemporaneamente istanza di consulenza dell’Autorità. Prossimamente sarà definita pure la regolamentazione dei casi che per la loro esigua importanza possono essere dispensati dall’assoggettamento alla legge.

Legge ancora poco chiara

Nel prossimo futuro altre categorie di attività economiche dovrebbero sottostare alle norme sul riciclaggio, ha annunciato Balleyguier. Ma da regolare resta ancora la questione di principio su quali operazioni devono essere assoggettate e sulle conseguenze di un’eventuale situazione d’illegalità. “Non è ancora chiaro quali gruppi debbano essere direttamente sorvegliati dall’Autorità o dall’OAD”, ha ammesso Balleyguier.

Una circostanza che non depone certo a favore della legge e che provocherà non pochi grattacapi all’organismo di sorveglianza federale. Molte imprese, ha precisato la direttrice dell’Autorità di controllo, non hanno inoltrato richiesta di assoggettamento diretta né sono affiliate agli organismi di autodisciplina svolgendo le loro operazioni al di fuori della legge.

Luca Hoderas

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