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Un esperto valuterà i sospetti che pesano su Christoph Blocher

Dissensi profondi dividevano l'ex procuratore Valentin Roschacher (a sinistra) e il suo capo Christoph Blocher Keystone

Il governo nominerà un giureconsulto esterno per esaminare le ragioni che hanno portato l'anno scorso alle dimissioni del procuratore pubblico Valentin Roschacher. Una decisione senza precedenti per la Confederazione.

Sospettato di aver manovrato dietro le quinte per ottenere le dimissioni del suo collaboratore, il ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher smentisce le accuse lanciate contro di lui dalla stampa.

Il Consiglio federale ha deciso di nominare un giureconsulto indipendente per esaminare il contenzioso tra il ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher e l’ex procuratore della Confederazione Valentin Roschacher.

Quest’ultimo si era dimesso l’anno scorso per motivi che rimangono tuttora poco chiari. In seguito alle sue dimissioni, la Commissione di gestione del Camera del popolo aveva deciso di elaborare un rapporto, che dovrebbe venir pubblicato tra pochi giorni.

Il giureconsulto sarà innanzitutto incaricato di fornire una valutazione oggettiva del rapporto al collegio governativo. Questo esame non può essere affidato ad un esperto del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFPG), dal momento che la vertenza riguarda proprio questo dipartimento.

Non un atto di sfiducia

“Non si tratta di un atto di sfiducia nei riguardi del collega Christoph Blocher. Ma è nell’interesse di tutti, Blocher compreso, che il parere del governo sia più che mai obiettivo”, ha spiegato il ministro dell’interno Pascal Couchepin. A suo avviso, affidando questo incarico ad un esperto esterno, il governo non potrà essere accusato di prendere posizione sulla base di informazioni parziali provenienti dal DFPG.

Sarebbe la prima volta – a memoria dell’attuale esecutivo – che si ricorre ad un giureconsulto esterno per far luce su una vicenda che riguarda l’amministrazione federale. “Nuovi problemi richiedono nuove soluzioni”, ha dichiarato in proposito Pascal Couchepin.

Questo mandato potrebbe venir affidato ad un ex giudice federale. Prima di pronunciarsi in modo definitivo, il governo attenderà tuttavia la pubblicazione del rapporto della Commissione di gestione del Consiglio nazionale.

Accuse della stampa

Il caso Roschacher è stato rispolverato in questi giorni anche dalla stampa. In base ad alcuni giornali, sarebbe stato organizzato un piano segreto per spingere l’ex-procuratore della Confederazione a rassegnare le dimissioni.

Secondo il “Tages Anzeiger”, politici e giornalisti avrebbero partecipato ad un’azione concertata per smontare l’immagine pubblica di Valentin Roschacher. L’esistenza di questo piano sarebbe provata, a detta del “Blick”, da un documento scoperto in Germania presso l’ex-banchiere zurighese Oskar Holenweger, un vecchio conoscente di Christoph Blocher.

Holenweger, sospettato di aver riciclato denaro proveniente dal traffico di droga, figura al centro di un’inchiesta avviata nel 2003 dallo stesso Roschacher. Secondo la stampa, questa vicenda non sarebbe estranea alle pressioni esercitate da Christoph Blocher per costringere il suo collaboratore ad abbandonare l’incarico di procuratore pubblico.

L’anno scorso, il ministro di giustizia e polizia aveva tra l’altro deciso, senza consultare il governo, di accordare a Roschacher un’indennità di partenza superiore alla norma.

Blocher smentisce tutto

Chiamato in causa dalla stampa, mercoledì pomeriggio il consigliere federale Christoph Blocher ha smentito ogni sua implicazione in un complotto per spingere alle dimissioni l’ex procuratore della Confederazione Valentin Roschacher.

Si tratta di “accuse intollerabili, che attentano all’onore”, ha dichiarato il ministro di giustizia e polizia in una conferenza stampa a Berna. Artefice dei successi elettorali conquistati dall’Unione democratica di centro (UDC) nell’ultimo decennio, il ministro di giustizia e polizia è entrato nel 2004 nel governo svizzero.

Nell’ambito della campagna per le elezioni parlamentari del prossimo 21 ottobre, l’UDC ha accusato gli altri partiti di governo di aver preparato un complotto per estromettere Blocher dal governo.

swissinfo e agenzie

Oggetto di continue critiche e poco apprezzato dal ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher, il procuratore della Confederazione Valentin Roschacher aveva rassegnato le dimissioni nel luglio del 2006.

Il ministero pubblico era stato tra l’altro attaccato dalla stampa per aver impiegato, quale informatore, un ex-trafficante di droga colombiano. Nel 2006 il Tribunale federale aveva però scagionato Roschacher da ogni accusa in quest’ambito.

Nel gennaio scorso, la delegazione delle finanze del parlamento aveva criticato Blocher per la generosa indennità di partenza accordata al suo collaboratore dimissionario. Secondo i parlamentari, spetta all’insieme del governo fissare in simili casi l’importo dell’indennità.

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